Rovagina, il cantiere entra nel vivo
Con la conclusione delle attività di tiro, a Morbio Superiore è iniziata la prima importante fase della ristrutturazione dello stand di tiro
Di Carlo Canonica
Da uno stand di tiro parzialmente compromesso a un moderno centro a disposizione della popolazione. A Morbio Superiore, sulla Rovagina, sta entrando nel vivo il cantiere per la ristrutturazione dello stand di tiro. Dopo la parziale demolizione sorgerà un moderno spazio che ospiterà anche il tiro dinamico.
Il tiro non si fermerà
Nelle scorse settimane, il direttore dell’ufficio tecnico di Chiasso, Rudy Cereghetti, si è riunito con i delegati dei Comuni consorziati per fare il punto sull’avanzamento dei lavori affidati all’architetto
Alessandro Zara. Dopo una prima fase avviata a marzo, durante la quale sono state parzialmente trasferite alcune attrezzature e realizzati i sondaggi, avverrà la bonifica del terreno contaminato dal piombo, lo scavo generale e le demolizioni. Se i lavori interni si concentreranno in inverno, quelli esterni saranno realizzati nei periodi primaverili ed estivi. Ogni Comune – secondo la Legge federale sull’esercito e sull’amministrazione militare –, è tenuto a garantire una struttura per eseguire gli esercizi di tiro militare fuori del servizio, oltre a supportare le attività delle società di tiro. Questo ha comportato la pianificazione dei lavori in fasi distinte e intervallate, per non interferire con attività delle società e dei militi. A questo si aggiunge che, sottolinea Cereghetti, «non c’è stata la disponibilità degli altri stand di tiro della regione di recepire questa ulteriore attività». Il primo obiettivo, dunque, è quello di concludere i primi lavori entro marzo: «In questi mesi – prosegue Cereghetti –, abbiamo iniziato con le demolizioni interne: abbiamo rimosso l’arredamento interno, i controsoffitti e tutto ciò che era possibile asportare senza intaccare, per il momento, le pareti interne». Per quanto riguarda il tiro, «stiamo predisponendo delle provvisorie ‘casette del tiratore’ per permettere di garantire il tiro da 25 metri».
Le emissioni sonore verranno ridotte
Il poligono di tiro, risalente al 1965, non ha mai subito interventi significativi di ristrutturazione o adattamento degli spazi interni, nonostante le esigenze siano notevolmente mutate nel tempo sia per le funzionalità dell’impianto che per le diverse normative in vigore, in particolare quelle ambientali. Pertanto, l’impianto verrà completamente trasformato. Attualmente, le attività sono molto limitate e, grazie a una deroga concessa dalla Sezione cantonale del militare e della protezione della popolazione, è dotato di una protezione fonica provvisoria. Con questi lavori, spiega l’architetto Zara, «le attività di tiro a 300, 50 e 25 metri saranno mantenute e modernizzate, con particolare attenzione alle esigenze funzionali, strutturali, acustiche e di sicurezza attuali». Una delle novità più rilevanti sarà «la costruzione di due ‘camere insonorizzanti’ per ridurre le emissioni sonore del tiro. Queste strutture avranno anche una funzione aggiuntiva durante il periodo invernale, potendo essere utilizzate per il tiro a 10 metri con armi ad aria compressa». Come ricorda Cereghetti «con il ripristino del Palapenz, abbiamo a disposizione una struttura che garantisce alle società di continuare a praticare questa disciplina».
A beneficiarne sarà anche la polizia
Le migliorie non riguarderanno solo le società di tiro che utilizzano lo stand, ma andranno anche a vantaggio delle forze dell’ordine: «Lo spazio dedicato al tiro a 25 metri verrà configurato per accogliere una nuova arena progettata per il tiro dinamico – puntualizza Zara –, particolarmente utile per l’addestramento degli agenti di polizia». In questo modo si potranno garantire anche l’istruzione di tiro in movimento, creare degli scenari più realistici e allenare con più efficacia l’alternanza di diverse armi o posizioni di tiro. L’ammodernamento riguarderà anche aspetti non strettamente legati al semplice sparare: «Tutti gli spazi di servizio e manutenzione verranno aggiornati, saranno installati nuovi impianti elettrici, di riscaldamento, di ventilazione, e saranno migliorati i servizi sanitari. Sarà inoltre realizzata un’area ristoro attrezzata con un piccolo bar, una cucina e un ampio spazio polivalente». Per migliorare l’accessibilità alla struttura «verranno eliminati i dislivelli tipici dei poligoni coevi, e sarà implementato un nuovo sistema distributivo con scale e un ascensore». All’esterno saranno previsti anche 30 parcheggi per le automobili e 10 per i motocicli. Il cantiere, che trasformerà lo stand «in un moderno centro di riferimento per la regione», conclude Zara, sarà diviso in nove fasi e terminerà nel 2028, con un investimento stimato di 4,68 milioni di franchi suddivisi fra Chiasso (comune di riferimento), Balerna, Breggia, Coldrerio, Morbio Inferiore e Vacallo.
MENDRISIOTTO
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2024-12-10T08:00:00.0000000Z
2024-12-10T08:00:00.0000000Z
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