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Giù il muro, nasce la biblioteca unica

Gli allievi delle scuole dell’infanzia, Elementari e Medie sono stati coinvolti nella scelta del nome e del logo. A disposizione ci sono circa 12mila volumi

di Prisca Colombini

Prima c’era un sole, dipinto su un muro che separava gli spazi destinati alle scuole Medie da quelli delle scuole Elementari. Oggi quel muro non c’è più e l’edificio scolastico di Chiasso mette a disposizione una biblioteca unica per bambini e ragazzi della scuola dell’infanzia, delle Elementari e delle Medie: la Biblioteca Siem. Scelti con un concorso rivolto a tutti gli allievi, nome e logo sono stati svelati nel corso di una cerimonia che ha portato alla premiazione dei vincitori. «È proprio bello perché ci sono spunti arrivati da classi delle scuole Medie, altri dalle scuole Elementari e della scuola dell’infanzia – hanno ricordato Andrea Lavezzo e Mar

co Calò, direttori dell’istituto scolastico comunale, e rispettivamente, delle scuole Medie –. Un lavoro fatto tutti insieme, come deve essere questa biblioteca che nasce per essere di tutte le scuole». L’ottimizzazione ha permesso di mettere a disposizione dei piccoli lettori un maggior numero di libri, che ammonta ormai a circa 12mila volumi. La nuova biblioteca ha inoltre consentito di migliorare processi logistici, organizzativi e formativi.

L’idea è nata nel 2016

Il progetto di creare una biblioteca unica alle scuole di Chiasso è nato nel 2016. «Appena sono diventato municipale – ha raccontato Davide Dosi, capodicastero Educazione – l’allora direttore Carlo

Formenti mi ha detto che l’edificio scolastico doveva essere ristrutturato». C’era poi «il muro, con in mezzo un bellissimo sole. Un buco dal quale ogni tanto ci si parlava anche, ma non c’era grande comunicazione». Tre anni più tardi, anche grazie alla collaborazione con la scuola Media e un progetto legato all’abbattimento dei muri fisici e metaforici portato avanti dal direttore, il muro è stato smantellato. Questo ha permesso di rafforzare la collaborazione con l’obiettivo di unire le forze e sviluppare la nuova concezione della biblioteca unica. Una realtà che si è concretizzata ormai un anno fa e che vede impegnata la bibliotecaria Fe

derica Rossi. «Il Comune ha aggiunto un 20% alla sua iniziale percentuale di lavoro a metà tempo – ha sottolineato il municipale –. Questo ci permette di tenere aperta questa biblioteca tutti i giorni, cinque giorni alla settimana, e di questo sono particolarmente contento». Il ringraziamento della bibliotecaria è invece andato «alle volontarie: prima del mio arrivo si occupavano, facendo un ottimo lavoro, solo della biblioteca delle scuole Elementari e dell’infanzia. Per me è importantissimo che ci siano ancora perché la biblioteca è sempre aperta e– ha aggiunto Federica Rossi rivolgendosi a bambini e ragazzi – siete fortunatissimi perché penso sia tra le poche biblioteche scolastiche del Canton Ticino aperta tutti i giorni e tutto il giorno».

‘Luoghi speciali’

Alla cerimonia è intervenuta anche la consigliera di Stato e direttrice del Decs Marina Carobbio

Guscetti . «Le biblioteche sono luoghi speciali perché sono sì degli spazi fisici, ma anche degli spazi che si aprono verso mondi infiniti che, grazie ai libri, ci permettono di sognare – ha detto rivolgendosi ai ragazzi –. È ancora più bello sentire che c’è questa collaborazione tra due tipi di scuola che dà la possibilità, come è stato detto prima e come chiedevate anche voi bambini, di avere aperta per tanto tempo questa biblioteca». Caratteristica che rappresenta «un unicum rispetto ad altre biblioteche che hanno degli spazi di apertura più limitati e quindi i libri possono essere presi solo in determinati momenti». La consigliera di Stato ha ringraziato a sua volta chi ha creduto nel progetto. «Il bello di questa realtà è che ci sono delle volontarie: un altro aspetto positivo che indica che la comunità di Chiasso crede in questa biblioteca e vi partecipa anche a titolo di volontariato».

I vincitori del concorso

Per scegliere nome e logo della biblioteca è come detto stato organizzato un concorso tra gli allievi. Se per il nome non ci sono stati problemi, il logo ha messo in difficoltà la giuria, che ha scelto di fare una selezione e si è affidata a un grafico che, ha spiegato in conclusione Federica Rossi, «ha visto i vostri disegni e la biblioteca e, con una rielaborazione, ha creato il logo finale che abbiamo deciso di usare». Il nome scelto è stato quello proposto da Roxana (scuole Medie). Per il logo sono stati premiati Caterina e Thomas (che al momento del concorso frequentavano ancora la scuola dell’infanzia, oggi sono in prima Elementare); Varvara (Elementari); Emma, Anna, Iris e Basmala (scuole Medie) e Maurice, Mathias, Daniele, Filippo, Martyn (scuole Medie). Tutti i disegni che hanno partecipato al concorso per il logo rimarranno esposti in biblioteca per un mese.

MENDRISIOTTO

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2024-09-27T07:00:00.0000000Z

2024-09-27T07:00:00.0000000Z

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