laRegione

Corsia dei Tir, nessuna inversione di marcia

Il Consiglio federale va avanti dritto per la sua strada. Sulla futura corsia dedicata ai Tir nel tratto sud dell’autostrada – fra l’area di servizio di Coldrerio e il viadotto di Balerna – non vi sarà nessun ripensamento. Neppure alla luce dei risultati del 24 novembre scorso, che hanno visto il Mendrisiotto compatto schierarsi contro un ulteriore potenziamento delle strade nazionali. La risposta giunta dal governo alla sollecitazione rivolta dal consigliere nazionale del Centro Giorgio Fonio non lascia, infatti, spazio a inversioni di marcia.

“La corsia di dosaggio per il traffico pesante lungo l’autostrada A2 nel Mendrisiotto – si ribadisce da Berna – si è dimostrata efficace, ad esempio in caso di chiusure impreviste del valico di frontiera con l’Italia. Nonostante la costruzione del Centro di controllo del traffico pesante a Giornico, la corsia di dosaggio rimane necessaria”, si rimarca. Non solo, il Consiglio federale sottolinea altresì che “diversi studi hanno dimostrato che l’attuale ubicazione è ottimale e che non esistono alternative adeguate nel sud del Ticino”. La conclusione? “Per questo motivo, l’Ustra – l’Ufficio federale delle strade, ndr – attende l’esito della procedura legale in corso prima di esaminare eventuali alternative”. Soluzioni diverse peraltro già chieste a più riprese dalle istituzioni locali e rilanciate dallo stesso Fonio.

Ora il dossier è sul tavolo del Tribunale amministrativo federale. Quindi ai Municipi che, da subito, si sono messi di traverso all’area di sosta per i camion – ovvero Balerna, Chiasso, Coldrerio, Mendrisio, Novazzano e Stabio –, così come alle associazioni – tra queste pure la Fondazione Luigi e Teresa Galli, interessata per il Parco della Valle della Motta – e ai privati confinanti con l’opera non resta che attendere il pronunciamento dei giudici.

MENDRISIOTTO

it-ch

2024-12-10T08:00:00.0000000Z

2024-12-10T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281809994479874

Regiopress SA