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‘Che rabbia, potevamo essere noi i primi’

Dalle emozioni di Kobel alla delusione di Embolo dopo un venerdì davvero folle. ‘Ma siamo molto felici di essere agli ottavi, e ora vediamo cosa accadrà’.

All’inferno e ritorno. In un venerdì che si voleva un po’ più tranquillo, perché la Svizzera aveva a disposizione due risultati su tre, e invece in un pazzo primo tempo a un certo punto i rossocrociati sono virtualmente fuori dal Mondiale. «Direi che questa è stata una serata allucinante – sono le prime parole del centrocampista del Chelsea Denis Zakaria ai microfoni della diretta tv –. Stasera io non credo di aver fatto grandi cose, sono però contento di essere riuscito a dare il mio contributo alla squadra. Anche pensando che per me questa non è una stagione facile, né a livello di club, né con la Nazionale direi. Ma so che devo stringere i denti, lavorare duramente e dare il meglio di me quando mi trovo sul terreno da gioco».

In una serata del genere, per i rossocrociati è stato difficile soprattutto riuscire a gestire le emozioni. «Non è stato per nulla facile, contro una buona squadra come quella serba. È stata una partita molto complicata, ma sono davvero felice che sia finita in questo modo. Penso che per noi, pensando al prosieguo del torneo, fosse importante riuscire a fare un match del genere, e direi che possiamo esserne davvero felici». Anche se le emozioni più grandi, però, le avrà vissute Gregor Kobel, portiere zurighese che gioca in Germania nel Borussia Dortmund, e che soltanto alla sua quarta apparizione in Nazionale ha dovuto fare il suo debutto a un Campionato del mondo in una partita tanto importante. «È stata senz’altro una serata speciale. Oltre che complicata, per me – racconta il gigantesco ventiquattrenne, dall’alto del suo metro e 95 centimetri per 89 chilogrammi –. Non sono stati momenti facili, ho dovuto vivere diverse situazioni non semplici, ma sono davvero contento che la squadra abbia giocato in maniera fantastica, e che ora abbiamo fatto un passo avanti».

Poi Kobel parla della vigilia del suo debutto in Qatar. «Ho saputo soltanto oggi che sarebbe toccato a me. Il 2-1 della Serbia? Prima abbiamo perso palla, poi siamo rimasti un po’ tutti sorpresi, ma bisogna anche dar merito all’attaccante serbo. Quanto al palo del primo tempo, invece, direi che sono cose che succedono nel calcio: a volte il pallone va sul palo e finisce in porta, altre volte per fortuna no. Ma non ci devi fare caso, tu devi soltanto andare avanti e pensare a giocare».

‘Sapevamo di essere superiori’

Nonostante partissero con i favori del pronostico, anche soltanto pensando alla situazione di classifica, i rossocrociati erano convinti che non sarebbe stata una partita facile. «Sapevamo bene a cosa andavamo incontro – dice il trentenne difensore, in forza agli inglesi del Newcastle –. Ci aspettavamo una partita difficile e lo è stata, anche se alla fine abbiamo meritato di passare, perché eravamo noi la squadra superiore. Anche se nel finale la situazione è stata piuttosto tesa, ma abbiamo cercato di restare tranquilli: non abbiamo più concesso molto. Anzi, sapevamo che se avessimo segnato un gol in più avremmo finito al primo posto di gruppo. Anche se, naturalmente, nel caso in cui fossimo stati noi a incassare un’altra rete... Diciamo che l’importante è che siamo riusciti a qualificarci».

Qualcuno, però, in merito ha dei rimpianti. Come Breel Embolo, il calciatore del Monaco che con il suo gol sul finire del primo tempo è riuscito a rimediare a una situazione davvero difficile... «È davvero un peccato, e mi fa arrabbiare il fatto che non siamo riusciti a chiudere in testa il nostro girone – dice il venticinquenne arrivato dal Camerun con la madre e il fratello quando aveva sei anni –. Avremmo potuto segnare un quarto gol, magari anche un quinto. Al tirar delle somme, però, posso dire di essere fiero di questa squadra. Siamo estremamente felici di aver raggiunto gli ottavi di finali, e ora staremo a vedere cosa succederà».

Per Embolo, la serata di ieri avrebbe tuttavia dovuto svilupparsi in tutt’altro modo. «Mi scuso a nome della squadra, perché volevamo partire forte e grazie al gol di Shaqiri dopo pochi minuti ci siamo ritrovati in una situazione ottimale, perfetta per smorzare la tensione, e invece siamo incappati in errori collettivi che hanno rischiato di costarci cari. Fortuna che è arrivato il 2-2 prima della pausa, che ci ha ridato la forza. Quando siamo tornati in campo dagli spogliatoi sapevamo di poter dare una svolta alla partita, perché sappiamo di essere forti e conosciamo le nostre qualità, e voglio fare i complimenti a tutti per lo spirito messo in campo nella ripresa, dove siamo riusciti a fare ciò che volevamo».

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2022-12-03T08:00:00.0000000Z

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