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Il 71% degli svizzeri si dichiara favorevole

Berna – Il 71% dei cittadini svizzeri sarebbe favorevole a un’adesione allo Spazio economico europeo. Secondo uno studio, la maggioranza vede anche di buon occhio il mercato europeo comune e una partecipazione ai programmi europei di cooperazione.

Lo studio, realizzato dall’istituto di ricerca gfs.bern su incarico del Movimento europeo svizzero 30 anni dopo il “no” degli elvetici dallo Spazio economico europeo, mostra anche che i cittadini sono fondamentalmente insoddisfatti della politica estera della Confederazione. Una maggioranza relativa non è contenta dell’interruzione delle trattative sull’accordo quadro con l’Unione europea.

Da quanto emerso, relazioni stabili con l’Unione europea sembrano essere il punto più importante per i cittadini su questa tematica. Allo stesso tempo, al secondo posto si piazza il concetto di una Svizzera neutrale e indipendente. In effetti, si assiste a una vera e propria polarizzazione: per il 38% il punto più importante in assoluto sono relazioni stabili con Bruxelles, mentre per il 35% sono neutralità e indipendenza della Svizzera. Christoph Blocher ritiene invece che la neutralità svizzera sia ancora minacciata da uno strisciante avvicinamento all’Ue. Secondo lui, votando contro l’adesione all’accordo See il 6 dicembre 1992, la Svizzera è stata “salvata”. Con quel “trattato coloniale”, la Cee (poi diventata Ue) – a suo dire – voleva sottomettere la Svizzera. “L’Unione europea avrebbe potuto governare la Svizzera come gli inglesi hanno governato l’India, i belgi il Congo e i tedeschi la Namibia”.

SVIZZERA / ESTERO

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2022-12-03T08:00:00.0000000Z

2022-12-03T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281560884818331

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