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Finma, armi spuntate ‘Per volere della politica’

«Negli Stati Uniti le autorità di sorveglianza possono procedere in modo drastico: questo vuol dire che i banchieri hanno paura di essere arrestati in vestaglia. (...) Non dico che bisognerebbe introdurre questo cambiamento di cultura in Svizzera, ma ci si sbaglia se si critica la Finma: non è che lo specchio della politica elvetica, che non ha voluto darle maggiori mezzi di intervento». Peter Kunz, professore all’Università di Berna, ritiene ingenerose le critiche rivolte in questi giorni all’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari. Semplicemente, la Finma ha le armi spuntate. «Ci sono troppo poche persone (...) per controllare veramente e seriamente: c’è sempre uno squilibrio fra l’autorità e una banca», ha dichiarato Kunz a radio Rts. Per giunta, numerose persone saltano il fosso: dipendenti della Finma vanno a lavorare per le banche e viceversa. «Psicologicamente questa relazione di prossimità porta perlomeno ad essere più comprensivi, anche perché in primo piano vi sono discussioni sull’autoregolamentazione, più che approccimuscolosi».

SVIZZERA / ESTERO

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2023-03-25T07:00:00.0000000Z

2023-03-25T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281535115239338

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