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I Cantoni fanno quadrato

Berna – La Conferenza dei governi cantonali (Cdc) sostiene la via intrapresa dal Consiglio federale nelle relazioni con l’Ue e in particolare la ripresa dinamica del diritto europeo per un accesso al mercato interno. I Cantoni si dicono convinti che si possano trovare compromessi nei punti ancora in sospeso. Da un’analisi dei colloqui esplorativi è emerso che le stesse questioni di quattro anni fa sono tuttora pendenti, indica in una presa di posizione la Cdc. I Cantoni hanno pertanto confermato all’unanimità la loro posizione espressa nel 2019. La Cdc ha ribadito di essere disposta ad accettare la ripresa dinamica del diritto europeo. Tuttavia questa non dovrebbe essere automatica, ma avvenire solo previo consenso del Consiglio federale, del parlamento o del popolo. Inoltre i Cantoni potrebbero anche accettare, in caso di contenziosi sull’interpretazione e l’applicazione del diritto europeo, una soluzione che preveda che la Corte di giustizia dell’Ue sia incaricata di garantire “un’interpretazione coerente del diritto”. La Cdc respinge invece una sorveglianza sopranazionale generalizzata dell’applicazione degli accordi. Inoltre, l’adozione delle norme sugli aiuti di Stato dell’Ue va circoscritta “ai settori in cui esiste contrattualmente un accesso garantito ai mercati”. Una ripresa in tutti i settori è, per la Cdc, fuori luogo.

SVIZZERA / ESTERO

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2023-03-25T07:00:00.0000000Z

2023-03-25T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281543705173930

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