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Circa diem: i ritmi dei nostri organi

Il ritmo circadiano è un ciclo che si compie all’incirca ogni 24 ore, con cui si ripetono regolarmente certi processi fisiologici, ed è regolato da fattori interni (il cosiddetto orologio biologico) ed esterni (per esempio, luce e temperatura). Già nel 1729, lo scienziato francese Jean-Jacques d’Ortous de Mairan dimostrò che i ritmi fisiologici sono di origine endogena.

Nel 1939, Nathaniel Kleitman li misurò con un esperimento nella grotta di Mammoth. Il nome deriva dal latino, significa “intorno al giorno” ed è stato coniato da Franz Halberg (1919-2013;

nell’immagine), medico rumeno, fondatore della moderna cronobiologia, che ha documentato il legame tra ritmi biologici, salute e malattia, vita e morte. La privazione del sonno o l’allungamento del ritmo veglia/riposo sono veri e propri insulti biologici. La medicina tradizionale cinese cura seguendo “le ore degli organi”, sia per la diagnosi (disturbi in un dato momento del giorno sono indicativi di una certa malattia) sia per sapere qual è l’orario migliore per assumere un farmaco e avere minori effetti collaterali. Lothar Ursinus, nel suo libro Le Ore degli Organi (Edizioni Il punto di Incontro, 2016), spiega che ogni organo ha la sua tabella di marcia, di notte come di giorno, della durata di due ore. Ad esempio, il fegato si risveglia dalla 1 alle 3 di notte, i polmoni sono al massimo dell’attività tra le 3 e le 5 del mattino e al minimo tra le 15 e le 17. Seguire i ritmi del proprio metabolismo vuol dire ritrovare salute e vitalità.

TICINO7

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2023-03-25T07:00:00.0000000Z

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https://epaper.laregione.ch/article/282192245235626

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