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SOPRA LA PANCA

TESTO E FOTOGRAFIA © ANDREA FAZIOLI

Mi perdo nelle strade di Torino. Passo davanti a un fiorista e a un negozio di “articoli per l’illuminazione” (per un attimo mi chiedo se non fosse più comodo chiamarle lampade, o forse vendono anche torce e candele?). Infine svolto in via Santa Giulia e mi trovo davanti al Po. Raggiungo una panchina che anticipa la primavera, ricoperta com’è di graffiti colorati.

Mi siedo e lei mi raggiunge. Senza preavviso, come sempre: non è tipa da rispettare gli appuntamenti. La gioia si manifesta così, in un gioco di ombre e di riflessi. Quali sono gli ingredienti? Gli arbusti ancora secchi, un filo di brezza, brandelli di nuvole, un signore panciuto che caracolla su una vecchia bici da donna, due bambini che si rincorrono e, a cucire il tutto, l’acqua maestosa del fiume. Niente di questo spiega la felicità. Forse l’attimo di gioia deriva proprio dal fatto che si tratta di un momento rubato, dopo un incontro di lavoro e prima di un aperitivo. Non ha un’etichetta, è tempo veramente libero: pochi minuti in cui io e il Po, in silenzio, ci guardiamo negli occhi.

TICINO7

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2023-03-25T07:00:00.0000000Z

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https://epaper.laregione.ch/article/282278144581546

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