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La destra avanza, Sánchez si fa da parte

Elezioni anticipate al 23 luglio dopo il ko nel voto locale. In Italia i ballottaggi premiano Meloni. Conservatori pronti a governare in Bulgaria.

Madrid – La batosta elettorale subita alle amministrative di domenica dal centrosinistra al governo ha portato il premier socialista Pedro Sánchez a reagire con una mossa a sorpresa: fine della legislatura anticipata di sei mesi e il 23 luglio si torna a votare.

Lo schiaffo politico di molti elettori al modello di gestione territoriale promosso dai socialisti e dai loro alleati è risuonato forte e chiaro dalle parti della Moncloa, la residenza ufficiale del primo ministro spagnolo. E proprio da lì, attraverso una dichiarazione istituzionale annunciata con una sola ora di anticipo, Sánchez si è assunto personalmente la responsabilità della sconfitta. “Anche se il voto era regionale e locale, l’orientamento del risultato trasmette un messaggio che va oltre”, ha spiegato.

Evidentemente, nei calcoli del primo ministro, le sconfitte subite dal centrosinistra in diverse piazze cruciali a vantaggio dei conservatori – come nella regione di Valencia o nel comune di Siviglia – sono state troppo sanguinose per pensare di portare la legislatura fino alla scadenza naturale di fine 2023.

“Dopo il voto di ieri, diverse istituzioni passeranno a essere amministrate da nuove maggioranze, formate dal Partito popolare e da Vox”, ha sottolineato il premier socialista.

Fratelli sempre più d’Italia

Intanto in Italia il centrodestra trionfa ai ballottaggi delle Comunali e al primo turno in Sicilia, con una batosta schiacciante per il Pd. Dei capoluoghi al voto tra il 14-15 e il 28-29 maggio alla coalizione di governo vanno 11 sindaci (compresi Ancona, che non è più rossa, Siena, Pisa e Massa in Toscana e Catania con oltre il 66%), 4 al centrosinistra (che vince il secondo turno solo a Vicenza) e uno, Terni, a un indipendente. “Ad Ancona vittoria storica, non esistono più le roccaforti”, ha esultato la premier Giorgia Meloni.

Atene e Sofia

Il presidente della Bulgaria, Rumen Radev, ha conferito un nuovo mandato esplorativo a Nikolay Denkov, designato alla carica di premier dalla seconda forza politica nel parlamento Continuiamo il cambiamento (Pp, liberali) per formare un nuovo governo regolare. Si tratta del secondo tentativo dopo che lunedì scorso la premier incaricata dalla prima forza politica Gerb (conservatori), la ex commissaria Ue Mariya Gabriel, ha rimesso il mandato senza proporre un suo esecutivo.

La Grecia invece tornerà alle urne il prossimo 25 giugno. Lo scorso 21 maggio, il partito del premier uscente Kyriakos Mitsotakis, Nea Dimokratia (di centrodestra), si è imposto con il 40,8% dei voti. Nei giorni seguenti, escludendo la possibilità di formare un governo di coalizione, il 55enne primo ministro aveva però restituito il mandato esplorativo. Per i conservatori si è trattato comunque di un risultato oltre le aspettative: il principale partito d’opposizione, Syriza, guidato da Alexis Tsipras, si è fermato al 20%.

ESTERO / SVIZZERA

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2023-05-30T07:00:00.0000000Z

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