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PAGELLE

4 Saipi. Preciso e sicuro nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa da uno Zurigo scarsamente incisivo. Nel finale, bella reazione su un colpo di testa ravvicinato di Simic. Reazione che non trova, pochi minuti dopo su una conclusione dal limite dello stesso croato. All’89’ esce forse in leggero ritardo e Tosin lo buca tra le gambe.

4.5 Espinoza. Qualche imprecisione negli appoggi, ma la sua presenza a sostegno della manovra offensiva è meno costante del solito. Attento in fase di chiusura, dove mostra progressi.

5 Hajrizi. Suggella una stagione in chiara crescita (al di là degli infortuni) con il primo gol di questo campionato, firmato con un preciso colpo di testa. Per il resto, essenziale, senza sbavature.

4 Hajdari. In alcune circostanze gigioneggia un po’ troppo, ma non crea particolari danni.

4.5 Nkama. Doveva partire dalla panchina, ma un leggero infortunio muscolare a Facchinetti nel riscaldamento, lo proietta in campo per l’esordio dal primo minuto. Al nigeriano i primi istanti servono a trovare passo e intesa con i compagni. Più avanza la partita, più si sente sicuro e prova a inserirsi nella manovra e a dialogare.

4.5 Sabbatini. Il solito tessitore di gioco a centrocampo. Dove c’è bisogno di lui, lì lo trovi. Spavento nel finale per un colpo che sembrava poter essere grave, ma che si è rivelato poca cosa.

4.5 Macek. In panchina Steffen, è lui a incaricarsi delle palle ferme e su azione di calcio d’angolo pennella il pallone sulla testa di Hajrizi il gol del vantaggio. Fa molto movimento per supportare Sabbatini nella cucitura della manovra.

3.5 Amoura. Partita di grandi sgroppate sulla fascia destra. Si trova spesso a dialogare con Celar. Mostra i consueti limiti tecnici con un paio di controlli diciamo pure approssimativi. È preciso nell’assist per il raddoppio di Celar, tuttavia si divora tre occasioni colossali per chiudere la partita. Deve essere più freddo e cinico.

3.5 Bislimi. Qualche tocchettino di pregevole fattura, per il resto vaga in mezzo al campo, piuttosto avulso dalla manovra.

4 Bottani. Parte bene, con la consueta vivacità sulla fascia sinistra. Con il passare dei minuti il suo apporto cala, ma la sua caviglia tiene 70’ e questa è una buona notizia in proiezione finale di Coppa.

4.5 Celar. Punta isolata in attacco, il suo compito non è agevole. Bravo nelle spizzate aeree a favorire l’inserimento in primo luogo di Amoura. Freddo e preciso quando l’algerino gli offre il cioccolatino dello 0-2.

5 Steffen. Entra, si becca subito un cartellino giallo e a tempo ampiamente scaduto si inventa il gol della vittoria. Ecco uno che non si accontenta mai, nemmeno quando, forse, accontentarsi sarebbe l’opzione migliore.

3.5 Babic. Dà il cambio a Celar, ma non lo si vede praticamente mai.

sv Aliseda. Gli uno contro uno non gli riescono quasi mai e quando si fa trovare smarcato, i compagni lo servono male.

sv Arigoni. Entra nel momento peggiore, quando il Lugano accusa un chiaro calo di tensione.

sv Doumbia. Per lui solo una quindicina di minuti (recuperi compresi).

5 Croci-Torti. Ha forgiato un gruppo capace di esprimersi ad alto livello a prescindere dalla composizione iniziale. Al Letzi ha fatto turnover, ma praticamente nessuno se n’è accorto. Questo Lugano arriva alla finale di Coppa in eccellenti condizioni psicofisiche.

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2023-05-30T07:00:00.0000000Z

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