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Spinelli Massagno a un passo da una storica finale dei playoff

Questa sera gara-4 per chiudere definitivamente la serie

di Mattia Meier

A quaranta minuti dalla finale. Questa la situazione della Sam Massagno dopo la vittoria conquistata in gara-3 a Neuchâtel. Bella prestazione quella di sabato, non perfetta ma da playoff, nella quale la Spinelli ha mostrato buone capacità di resistenza, duttilità, che le hanno permesso di uscire indenne dalle situazioni più complicate e delicate, avendo saputo anche sfruttare le sue armi migliori. Dopo un secondo quarto di ottima fattura in cui ha preso il largo chiudendo sul +10 al giro di boa del match, ha poi tenuto botta nel terzo, pur con fuori Bogues e Marko Mladjan per problemi di falli, e ha costruito infine il ‘break’ decisivo negli ultimi due minuti, affidandosi alle capaci mani dei suoi interpreti migliori.

Una prova di carattere che ha ridato ai ticinesi il vantaggio del fattore campo e la possibilità di andare a raggiungere l’Olympic Friborgo, già in finale dopo il 3-0 rifilato a Ginevra. Una possibilità che in collina si vorrà tuttavia sfruttare già stasera, in occasione della seconda sfida prevista alla Riveraine. Non fosse altro, come dichiarato da coach Robbi Gubitosa nel dopo partita di sabato ai microfoni della Rsi, per guadagnarsi qualche giorno di riposo in caso di accesso all’ultimo atto. Ultimo atto che, lo ricordiamo, sarebbe una primizia nella storia della Sam, che ha ora in mano il proprio destino. Se un anno fa dopo il successo in gara-1 si sciolse nelle tre sfide successive, oggi invece Massagno ha ribaltato la situazione, lasciando sul campo il primo incontro per prendersi poi i due seguenti. Soprattutto, dopo la sconfitta ha mostrato carattere e quella voglia di vincere in grado di spingerti oltre i momenti di difficoltà. Sabato a Neuchâtel ha reagito al passivo primo quarto con un secondo d’alta fattura, e dopo la pausa lunga, con due dei suoi attori principali costretti alla panca, si è vestita da operaia pur di impedire all’Union di mettere di nuovo la testa avanti, non cedendo mai al nervosismo, alla foga. Quello che ad esempio è successo ai neocastellani, arrivati poco lucidi nel finale, durante il quale, anche forzati dalla difesa massagnese, hanno costruito brutti tiri, cadendo poi nella frustrazione, a immagine di Ancrum, andato a colpire Marko Mladjan a gioco fermo e quindi espulso. Ma che Neuchâtel dovesse prima o poi pagare dazio da qualche parte per la sua corta rotazione era da mettere in conto. Ora sta alla Sam sfruttare ancora una volta le proprie doti e i limiti avversari; c’è una finale da andare a prendersi, è proprio lì, dietro l’angolo.

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2023-05-30T07:00:00.0000000Z

2023-05-30T07:00:00.0000000Z

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