Per la Nagra è Stadel il miglior sito
Il futuro deposito geologico per rifiuti radioattivi dovrebbe venir realizzato nel territorio del comune di Stadel (Zh). È quanto chiede la Nagra, Società cooperativa nazionale per l’immagazzinamento delle scorie radioattive, alla Confederazione. La Nagra ha annunciato nel settembre del 2022 la scelta del sito ‘Lägern Nord’, situato a cavallo fra i cantoni di Argovia e Zurigo e considerato quello “geologicamente più sicuro”. Gli scavi dovrebbero iniziare nel comune zurighese di Stadel, in località Haberstal. “Questo è il miglior sito in cui un deposito profondo potrà soddisfare i più alti standard di sicurezza a lungo termine”, ha dichiarato martedì davanti ai media il Ceo della Nagra, Matthias Braun. Il deposito può essere costruito nel rispetto delle prescrizioni che regolano la protezione della popolazione, dell’ambiente e della pianificazione del territorio, ha sottolineato. La capacità massima per i rifiuti fortemente radioattivi sarà di 2’500 m3, volume paragonabile a una piscina olimpionica, ha spiegato Braun, mentre per le scorie a bassa e media attività la capacità massima sarà di 100mila m3, paragonabile all’atrio della stazione di Zurigo. L’impianto di condizionamento degli elementi combustibili è previsto nel sito dell’attuale deposito di stoccaggio provvisorio di Würenlingen (Ag). La Nagra ha presentato all’Ufficio federale dell’energia (Ufe) le necessarie domande di licenza generale per entrambe i siti.
La ricerca di un sito per un deposito geologico profondo è iniziata nel 2008. Dopo sedici anni di lavori, la valutazione delle domande può finalmente incominciare, ha dichiarato dal canto suo Roman Mayer, vicedirettore dell’Ufe, secondo cui il passo compiuto martedì rappresenta una “pietra miliare”.
L’iter però è ancora lungo. Il Consiglio federale dovrebbe pronunciarsi nel 2029 e il Parlamento nel 2030. Un eventuale referendum potrebbe tenersi nel 2031. La settimana scorsa, un comitato formato di ex politici ed esperti ha chiesto che il progetto venga sottoposto al vaglio dei cittadini. Lo stesso Matthias Braun si è detto favorevole. È necessario, a suo avviso, un ampio dibattito basato sui fatti affinché il progetto goda di una forte “legittimità democratica”. Se tutto filerà liscio, secondo l’Ufe i primi rifiuti radioattivi potrebbero essere stoccati a partire dal 2050.
ESTERO / SVIZZERA
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2024-11-20T08:00:00.0000000Z
2024-11-20T08:00:00.0000000Z
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