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All’esercito 530 milioni in più ‘Salvo’ l’aiuto allo sviluppo

Commissione degli Stati vuole tagli soprattutto nell’asilo

L’anno prossimo l’esercito dovrebbe ricevere 530 milioni supplementari rispetto ai piani del Consiglio federale. Lo ha deciso la Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdFS), allineandosi all’omologa del Nazionale. Sembra dunque in discesa la strada del preventivo 2025 della Confederazione.

Negli anni a venire, l’esercito dovrebbe quindi ottenere più mezzi per riarmarsi, fino a raggiungere l’1% del Prodotto interno lordo (Pil) nel 2032 (ossia 9,6 miliardi di franchi), ha dichiarato ai media il presidente della commissione, Jakob Stark (Udc/Tg). Il Consiglio federale prevede un incremento dei mezzi, ma a un ritmo meno elevato (intende raggiungere l’1% del Pil entro il 2035). Invece, la destra (Udc e Plr) e una parte del Centro vogliono raggiungere tale soglia già entro il 2035.

Risparmiata l’agricoltura

Una grossa differenza rispetto all’omologa commissione, ha sottolineato Stark, riguarda la cooperazione internazionale. La proposta: un taglio di 30 milioni, e non di 250 milioni come deciso dall’altra camera.

Per finanziare l’esercito e tenere conto del freno all’indebitamento, la CdF-S ha provveduto a tagliare in altre voci di bilancio. Come la commissione del Nazionale, intende risparmiare sui Centri federali d’asilo (-85 milioni) e l’aiuto sociale per i richiedenti asilo (-100 milioni). Johanna Gapany (Plr/Fr), vicepresidente della CdF-S, ha giustificato tale decurtazione con le nuove stime – in calo – circa gli arrivi dall’estero di persone in cerca di protezione. Sono previsti anche tagli al personale federale (-45 milioni) o alla custodia dei bambini (-10 milioni). Per quanto attiene all’agricoltura, la CdF-S vuole invece mantenere il livello attuale, specie per i pagamenti diretti.

La gallina dalle uova d’oro

Per il finanziamento dell’esercito, la CdF-S ha anche pensato di modificare la chiave di ripartizione fra Cantoni e Confederazione delle entrate generate dall’imposizione minima Ocse/Ue delle multinazionali. Si calcola che le maggiori entrate per le casse pubbliche potrebbero oscillare tra un miliardo e 2,5 miliardi di franchi a partire dal 2026-2027 (stime 2022). È previsto che i Cantoni ricevano il 75% delle entrate generate da questa nuova imposta, Berna il rimanente 25%. Ora la CdF-S pensa a una ripartizione 50/50, ha affermato Stark. Le entrate destinate alla Confederazione sarebbero vincolate: andrebbero destinate unicamente all’esercito.

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2024-11-20T08:00:00.0000000Z

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