Un nuovo leader per affrontare il duello elettorale con il Centro
Il presidente Thierry Burkart si dimetterà a ottobre
Di Stefano Guerra da Palazzo federale
Plr e Centro, i partiti che si contendono un seggio in Consiglio federale (parliamo della seconda, traballante poltrona occupata dai liberali-radicali), affronteranno con volti nuovi la campagna in vista delle prossime elezioni federali. A poco più di due anni dalla cruciale sfida elettorale, il presidente del Plr Thierry Burkart ha annunciato martedì le sue dimissioni per ottobre. La partenza del ‘senatore’ argoviese seguirà quella – annunciata in gennaio – del consigliere nazionale zughese Gerhard Pfister, che a fine mese lascerà le redini del Centro a Philipp Matthias Bregy, suo collega alla Camera del popolo e attuale presidente della ‘frazione’ centrista in Parlamento a Berna. “Consegno il partito a nuove mani al momento giusto”, ha dichiarato il 49enne ai media a Palazzo federale. La notizia era stata anticipata poco prima dalla ‘Neue Zürcher Zeitung’, quindi in un comunicato diramato dal segretariato generale del Plr, che loda Burkart per l’“impegno eccezionale, la leadership e la dedizione incrollabile alla causa liberale-radicale”.
Niente Consiglio federale
Lui sente di avere “un’ottima base” che lo sostiene, ha detto ai giornalisti. Non ha mai avuto l’impressione che qualcuno non fosse soddisfatto del suo lavoro. Anzi: è convinto che il partito si sia rafforzato e che sia unito. Il Plr è migliorato anche in termini di comunicazione e organizzazione. Oggi, ha spiegato, ha più forza per lanciare rapidamente le campagne. “Sulle questioni di fondo, ha chiaramente posizionato il Plr e affinato il suo profilo politico”, abbonda il partito.
Prendere questa decisione è stato “difficile”, ha ammesso Burkart. Due i motivi principali che lo hanno spinto a fare un passo indietro. In primo luogo, si vuole concentrare nuovamente sui temi (la politica ‘concreta’, non quella partitica) e intende dedicare più tempo alla sua professione (è avvocato). In secondo luogo, la nuova leadership del partito avrà in questo modo due anni di tempo per guidare il Plr verso le prossime elezioni federali. Un futuro in Consiglio federale? Gli è stato chiesto. “La questione non si pone. Personalmente non ho ambizioni”, ha tagliato corto.
Partito diverso, risultati uguali
Burkart ha effettivamente riorientato il Plr in modo più chiaro verso destra, in particolare sui temi della sicurezza e della difesa, dell’immigrazione e dell’ambiente. Ne ha anche irrigidito la linea in materia di energia, riaprendo la porta alla costruzione di nuove centrali nucleari in Svizzera. Il cambiamento di rotta non ha però dato frutti sul piano elettorale. All’argoviese non è riuscito il ‘turnaround’, ovvero l’inversione di una tendenza che vede il Plr perdere consensi dall’inizio degli anni 90 (eccezione: 2015) alle elezioni per il Consiglio nazionale. Alle ‘federali’ del 2023 il partito ha ottenuto il peggior risultato della sua storia: con un misero 14,3% è rimasto di poco davanti al Centro, ma alquanto distante da Udc e Ps. Se la tendenza si conferma tra poco più di due anni, il secondo seggio del Plr in Consiglio federale sarà in pericolo.
La situazione non è migliore a livello cantonale: dall’inizio del 2023, il partito ha perso consensi in otto elezioni cantonali su dieci. Dalle ultime elezioni federali, ha visto andare in fumo 11 seggi nei parlamenti cantonali. A ciò si aggiunge la recente perdita, altrettanto storica, del secondo seggio nel governo cantonale di Soletta a favore dell’Udc. Il Plr ha perso un seggio in governo anche nel canton Neuchâtel.
Commissione cerca al lavoro
Burkart è membro del Consiglio degli Stati dal 2019. In precedenza, dal 2015 al 2019, aveva fatto parte del Consiglio nazionale. Nel 2023 è stato rieletto alla Camera dei Cantoni con il miglior risultato nella storia di Argovia. Il ‘senatore’ è presidente del Plr dall’ottobre del 2021, quando aveva preso il posto dell’attuale consigliera agli Stati svittese Petra Gössi. Tra i possibili pretendenti alla carica, martedì sulla stampa d’Oltralpe circolavano con una certa insistenza i nomi del ‘senatore’ lucernese Damian Müller e dei consiglieri nazionali neocastellano Damien Cottier (attuale capogruppo) e sangallese Susanne Vincenz-Stauffacher (già presidente delle Donne Plr).
Ora una commissione cerca verrà istituita dalla Conferenza dei presidenti cantonali del Plr. Tempi e modalità della procedura di selezione dei candidati alla successione di Burkart verranno comunicati giovedì in una conferenza stampa. Il comitato direttivo del partito propone che a guidare la commissione sia il consigliere nazionale zurighese Beat Walti, già capogruppo. Il nuovo presidente verrà eletto in ottobre in occasione dell’assemblea dei delegati. Questa dovrà pure definire la posizione del Plr riguardo al pacchetto di accordi Svizzera/Ue, una questione che divide il partito.
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