Gli agricoltori stanno dimostrando un marcato interesse per i programmi volti a ridurre l’uso di pesticidi, migliorare la fertilità del suolo e promuovere il pascolo prolungato dei bovini. È quanto risulta dal Rapporto agricolo 2024 dell’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufag), presentato giovedì, da cui emerge che negli ultimi 30 anni il carico ambientale dell’agricoltura è diminuito. Nel 2023, le aziende agricole hanno rinunciato all’impiego di erbicidi sul 19% della superficie totale di campi, vigneti e frutteti; circa 14mila aziende hanno rinunciato a fungicidi e insetticidi su 102mila ettari di superficie coltivata. Secondo Christian Hofer, direttore dell’Ufag, “siamo sulla strada giusta”. Ma non tutti gli anni sono uguali. “Negli anni umidi, come il 2024, questi prodotti vengono utilizzati di più rispetto agli anni secchi”. Dal 2017 è in vigore un piano d’azione per dimezzare l’uso dei prodotti fitosanitari entro il 2027. Positivi i primi risultati. Ma la protezione delle colture sta diventando vieppiù difficile a causa del ritiro dal mercato di diverse sostanze attive, ha sostenuto Hofer. Anche nel 2023 il numero delle aziende agricole è diminuito (-625, a 47’719). La superficie agricola media utilizzata è aumentata di 28 are (un’ara = 100 m2), a 21,8 ettari. Le aziende agricole bio erano 7’896 (+77; +30% rispetto a dieci anni fa). Il numero di quelle gestite da donne è cresciuto, raggiungendo il 7,3%.