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Telefonata Scholz-Putin, Zelensky non gradisce

Dopo mesi di schermaglie fatte di mezzi annunci e smentite, alla fine la telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz c’è stata, due anni dopo l’ultima. Ma i resoconti ufficiali descrivono uno scambio di opinioni duro che non sembra lasciare spazio a veri spiragli per la fine del conflitto in Ucraina in tempi brevi. Il governo tedesco ha detto che il cancelliere ha esortato la Russia a ritirare le truppe ed “essere disposta a negoziare con l’Ucraina” per “una pace giusta e duratura”. Scholz ha anche sottolineato “la determinazione della Germania a sostenere Kiev per tutto il tempo necessario nella sua lotta difensiva contro l’aggressione russa”. Putin ha messo subito le carte in tavola: un possibile accordo per la fine del conflitto deve “basarsi sulle nuove realtà territoriali”, cioè su quanto conquistato finora da Mosca. Anzi, di più. Il Cremlino ha ricordato che Putin, in un discorso al Ministero degli esteri, ha posto come condizioni per un cessate il fuoco il ritiro delle forze ucraine dalle quattro regioni parzialmente occupate e l’impegno ufficiale di Kiev a non entrare nella Nato. Il colloquio è stato tuttavia sufficiente per mettere in allarme Volodymyr Zelensky. A Scholz, che lo ha contattato prima di chiamare Putin, il presidente ucraino ha detto che con la sua iniziativa “aiuterà il presidente russo a ridurre il suo isolamento e, in ultima analisi, a far proseguire la guerra in Ucraina”.

Stop di Mosca a forniture di gas all’Austria

Intanto la Russia smetterà di fornire gas all’Austria a partire da oggi. Lo ha annunciato Österreichische Mineralölverwaltung (Omv, il più grande produttore e raffinatore di petrolio austriaco, attivo anche nel settore del gas) in seguito a una disputa con il colosso russo Gazprom, attivo nel settore energetico-minerario e in special modo nell’estrazione e vendita di gas naturale. “Siamo stati informati da Gazprom che le consegne saranno interrotte”, ha precisato un portavoce dell’Omv. “La Russia usa ancora una volta l’energia come arma”, ha affermato sulla rete sociale X la ministra austriaca dell’ambiente e dell’energia, Leonore. “L’Austria si prepara da tempo a questa situazione”, ha aggiunto Gewessler, precisando che l’approvvigionamento energetico è comunque “assicurato”.

SVIZZERA / ESTERO

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2024-11-16T08:00:00.0000000Z

2024-11-16T08:00:00.0000000Z

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