Strage al centro aiuti: almeno 27 vittime
A Gaza si continua a morire anche quando si va in cerca di cibo. Ancora una volta in pochi giorni, spari contro la folla nei pressi di un centro di distribuzione sono costati la vita ad almeno 27 persone (90 i feriti): lo hanno denunciato le autorità locali. Alle accuse, l’Idf ha risposto ammettendo di aver fatto fuoco, ma solo contro individui diretti minacciosamente verso la loro postazione. Per questa nuova strage è risuonata con forza la condanna dell’Onu, che ha parlato di “crimini di guerra”.
Intanto, mentre la diplomazia europea si allontana sempre più dallo storico alleato israeliano, la Spagna ha fatto un passo ulteriore nella presa di distanza per “la guerra disumana” a Gaza: il ministero della Difesa ha revocato un maxicontratto da 298,5 milioni di euro per 1’680 missili anticarro con l’israeliana Rafael. “Tutte le violazioni devono essere condannate, e ci sono violazioni da entrambe le parti”, sono state le parole di Ignazio Cassis al tg romando rispondendo alle domande sulle decine di morti durante le distribuzioni di aiuti a Gaza. In merito agli spari contro i palestinesi durante la distribuzione degli aiuti nei giorni scorsi, il ticinese ha affermato che si tratta di una “guerra dell’informazione”: “Chi ha sparato dove, non lo sapremo mai. Non possiamo credere a nessuna delle due parti”, ha detto, aggiungendo: “Se Hamas avesse restituito gli ostaggi a Israele, avremmo avuto un cessate il fuoco molto tempo fa”.
ESTERO / SVIZZERA
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2025-06-04T07:00:00.0000000Z
2025-06-04T07:00:00.0000000Z
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