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Grattacieli in fiamme, decine di morti, 270 dispersi

Almeno 44 morti, un numero destinato a salire visti gli oltre 270 dispersi, e un allarme antincendio che non sarebbe mai suonato. È l’immagine drammatica dell’inferno di fuoco che ha divorato i palazzi di edilizia popolare del complesso residenziale Wang Fuk Court, nel distretto di Tai Po. Con i soccorsi costretti ad avanzare con grande difficoltà tra temperature “estremamente elevate” e attrezzature insufficienti, secondo molti residenti, per fronteggiare un rogo di queste dimensioni. Il fuoco, scoppiato nel primo pomeriggio di mercoledì, avrebbe preso origine dalle impalcature di bambù montate sugli edifici in ristrutturazione, una struttura comune nel Paese. Le fiamme si sono propagate rapidamente all’interno e poi verso le altre torri del complesso: quasi 2’000 appartamenti, più di 4’600 residenti, molti dei quali anziani. Da sette degli otto grattacieli hanno continuato a uscire colonne di fumo nero mentre la notte calava sulla città.

I morti accertati sono almeno 44, mentre i feriti avevano raggiunto a mezzanotte quota 29, come segnalato dal governatore di Hong Kong John Lee che ha parlato anche di oltre 270 persone impossibili da contattare. Lee ha pure annunciato l’apertura di un’indagine. Stando alla Cnn la polizia di Hong Kong ha arrestato tre uomini con l’accusa di omicidio colposo. Il bilancio resta provvisorio: il vicedirettore dei vigili del fuoco, ha detto che il calore all’interno delle torri ha impedito alle squadre di salire ai piani superiori. “Non siamo in grado di raggiungere le persone intrappolate, ma continueremo a provarci”, ha assicurato. Più tardi il direttore dei vigili del fuoco ha rivelato che gli agenti hanno trovato del polistirolo all’interno degli edifici in fiamme, che avrebbe causato una propagazione dell’incendio più rapida rispetto al normale.

Molte polemiche riguardano il mancato funzionamento degli allarmi antincendio: “Se qualcuno stava dormendo, era spacciato”, ha raccontato Chan Kwong-tak, 83 anni, spiegando che gli inquilini sarebbero stati allertati solo dalle guardie che bussavano porta per porta.

ESTERO / SVIZZERA

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2025-11-27T08:00:00.0000000Z

2025-11-27T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281535117287154

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