Procedimento archiviato e indennizzo da 100mila franchi
Fuga di notizie sul Covid-19, punto finale al caso Lauener
Il procedimento del Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) contro Peter Lauener, ex capo della comunicazione dell’ex consigliere federale Alain Berset, in relazione alla fuga di notizie sul coronavirus è stato ufficialmente archiviato. La Procura federale ha confermato una notizia diffusa dai giornali Tamedia. Un ricorso è ancora possibile.
A marzo l’Mpc ha annunciato l’intenzione di interrompere il procedimento contro Lauener, sospettato di aver fornito al Ceo di Ringier i piani governativi per affrontare la pandemia. Le prove utilizzabili non hanno potuto confermare il reato. L’archiviazione è la conseguenza di una sentenza del Tribunale federale (Tf) risalente a febbraio, che ha impedito all’Mpc l’accesso alle e-mail scambiate fra Lauener e il Ceo di Ringier Marc Walder. I giudici hanno valutato la protezione giornalistica delle fonti di rilevanza superiore rispetto ai chiarimenti sul caso. I dati sequestrati sono quindi rimasti sigillati.
Nel corso delle indagini erano stati sequestrati diversi computer portatili, poi sigillati su domanda degli interessati. L’Mpc ha in seguito chiesto di poter accedere al materiale. Il Tf ha però respinto tale domanda, facendo leva sull’articolo 172 del Codice di procedura penale, che garantisce la tutela di quelle che vengono designate “fonti degli operatori dei mezzi di comunicazione sociale”.
Lauener ha trascorso quattro giorni in carcere nel maggio 2022 e il procedimento a suo carico è durato quattro anni. Ha inoltre dovuto abbandonare il suo incarico di responsabile della comunicazione del Dipartimento federale dell’interno, sotto l’allora consigliere federale Alain Berset.
Secondo quanto riportato dai giornali Tamedia, Lauener ha ottenuto un risarcimento di oltre 100mila franchi: circa 41mila a titolo di risarcimento per le perdite economiche, 62mila per le spese di difesa e altri 5mila come indennizzo per il carcere subito e la copertura mediatica molto ampia sul caso. Lauener lavora ora in proprio in un’agenzia di comunicazione e strategia a Berna. Giovedì non era disponibile per un commento. L’Mpc non ha confermato le cifre del risarcimento. Secondo i media, anche Marc Walder, Ceo di Ringier, aveva chiesto un risarcimento, ma non riceverà nulla poiché il procedimento penale non è mai stato formalmente condotto contro di lui.
Il cosiddetto ‘caso Corona-Leaks’ ha scosso il Paese nel 2022 e nel 2023. Alti funzionari svizzeri avrebbero informato in anticipo i media sulle misure governative previste durante la pandemia. Il procuratore pubblico straordinario dell’epoca, Peter Marti, aveva accusato di violazione del segreto d’ufficio Lauener, all’epoca capo della comunicazione del Dipartimento dell’interno e molto vicino a Berset.
ESTERO / SVIZZERA
it-ch
2025-07-18T07:00:00.0000000Z
2025-07-18T07:00:00.0000000Z
https://epaper.laregione.ch/article/281539411987834
Regiopress SA
