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Temu accusata di pratiche scorrette: si attiva la Seco

Le critiche dei dettaglianti svizzeri nei confronti di Temu, la piattaforma di vendita online cinese di articoli a basso prezzo in forte espansione nella Confederazione, stanno producendo un primo effetto: la Segreteria di Stato dell’economia (Seco) ha convocato la società che ha la sua sede in Irlanda. Rappresentanti di Temu sono stati ricevuti a Berna all’inizio di settembre, ha indicato una portavoce della Seco all’Aargauer Zeitung (AZ) e alle testate a essa legate. Durante i colloqui, la Seco ha spiegato i requisiti della normativa sulla concorrenza sleale. In particolare si vuole che “Temu faccia riferimento a prezzi di riferimento effettivi per le offerte di sconto”. Diverse associazioni del ramo – prima fra tutte la Swiss Retail Federation (Srf) – accusano infatti la piattaforma di pubblicità illegale. Si parla di ribassi su prezzi in realtà non effettivi e di nuove offerte sistematicamente etichettate come quasi esaurite (“quantità di articoli rimasti: 5”), pratiche quindi ingannevoli nei confronti del consumatore. Ci vorrà del tempo prima che la Seco possa stabilire se Temu stia effettivamente violando la legge: la convocazione dei rappresentanti dell’azienda è solo l’inizio.

ESTERO / SVIZZERA

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2024-09-21T07:00:00.0000000Z

2024-09-21T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281543706320737

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