Donald Trump divide subito il G7 che si sta tenendo a Kananaskis, in Canada, spezzando nuovamente una lancia a favore del capo dello Stato russo Vladimir Putin e rifiutandosi, almeno per ora, di firmare una bozza di comunicato congiunto per la de-escalation del conflitto tra Israele e Iran, nonostante il documento riconosca il diritto di Israele a difendersi ed escluda la possibilità che Teheran abbia armi nucleari.

Trump ha poi spiazzato gli alleati denunciando come un “grosso errore” la cacciata di Putin da quello che all’epoca era diventato il G8, dopo aver avallato il giorno prima un ruolo di mediazione dello “zar” in Medio Oriente, subito bocciato dal presidente francese Emmanuel Macron. “L’ex presidente Obama e (l’ex premier canadese) Trudeau non hanno voluto la Russia, io dissi che era un errore. Non avremmo la guerra in Ucraina adesso”, ha accusato. “Putin parla con me e con nessun altro perché è stato insultato quando è stato buttato fuori dal G8, avrei fatto anch’io così, come chiunque altro. Lui non è felice di questo”, ha aggiunto Trump facendo quasi l’avvocato d’ufficio del leader russo.