L’AfD sfila a Magdeburgo
“La Germania deve cambiare, mai più un’altra Magdeburgo”. Poco importa che Taleb Al Abdulmohsen condividesse le idee dell’estrema destra, soffrisse con tutta probabilità di grave paranoia psichica e fosse apertamente islamofobo. L’AfD si gioca il tutto per tutto per gonfiare il suo bottino elettorale in vista del 23 febbraio. A tre giorni dalla strage che ha strappato la vita a 5 persone e provocato oltre 230 feriti, la leader Alice Weidel è comparsa nella città della Sassonia-Anhalt e, al grido di fuori gli stranieri, ha alzato il volume della retorica identitaria e anti-immigrati che ha già attecchito nei Laender dell’Est dove ormai votare per AdF è normalizzato.
“La Germania ai tedeschi!”, uno slogan di stampo neonazista, si è sentito scandire di tanto in tanto dai sostenitori di un’AfD accreditata al 20% nei sondaggi, a grande distanza dalla Cdu di Friedrich Merz in fuga al 32% ma possibile seconda forza del Paese, davanti all’Spd di Scholz data tra il 15 e il 20%.
SVIZZERA / ESTERO
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2024-12-24T08:00:00.0000000Z
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