Liquidate le iniziative ticinese e vallesana
È meglio non stabilire già adesso criteri precisi in vista di un’eventuale introduzione di un futuro congedo parentale. Lo pensa il Consiglio nazionale, che lunedì ha bocciato – come aveva fatto in marzo il Consiglio degli Stati – due iniziative cantonali di Ticino (102 a 82) e Vallese (104 a 80). Fra le altre cose, esse chiedevano l’adozione di un congedo della durata complessiva di almeno 20 settimane. I due testi prevedevano pure una quota fissa per la madre di almeno 14 settimane (come ora), mentre quella del padre era fissata ad almeno il 20% del congedo parentale totale. Le due iniziative auspicavano inoltre che i genitori potessero usufruire della loro parte di congedo in modo flessibile. La commissione preparatoria ha indicato una preferenza per le iniziative meno vincolanti presentate da Giura (congedo parentale nazionale) e Ginevra (possibilità di un congedo parentale a livello cantonale).
ESTERO / SVIZZERA
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2025-06-17T07:00:00.0000000Z
2025-06-17T07:00:00.0000000Z
https://epaper.laregione.ch/article/281552296824683
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