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Centrale di Gösgen fuori uso ancora per sette mesi

La centrale nucleare di Gösgen rimarrà scollegata dalla rete elettrica per un periodo molto più lungo del previsto, con una perdita stimata in circa mezzo miliardo di franchi per i suoi azionisti: i gruppi energetici Alpiq, Axpo, Ckw ed Ewb, oltre alla Città di Zurigo. Le verifiche di routine avviate a fine maggio richiedono infatti più tempo del previsto e hanno reso necessario un rafforzamento del sistema di alimentazione idrica, ha spiegato la società che gestisce l’impianto in un comunicato. La riattivazione non è quindi attesa prima della fine di febbraio 2026. Alpiq, che detiene il 40% del capitale della centrale, ha annunciato un impatto negativo sull’utile operativo compreso tra 140 e 160 milioni di franchi nel solo secondo semestre 2025. Axpo, azionista con il 37,5%, stima invece un’esposizione tra 150 e 170 milioni, ripartita sui suoi esercizi 2024/25 e 2025/26. Greenpeace ha da parte sua espresso scetticismo riguardo ai tempi lunghi delle verifiche. “La Kernkraftwerk Gösgen-Däniken AG (gestore dell’impianto, ndr) non può più minimizzare i problemi. Deve finalmente parlare chiaro”, afferma Florian Kasser, esperto nucleare di Greenpeace, in una nota. Per l’organizzazione ambientalista, le centrali atomiche rappresentano un rischio per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico.

ESTERO / SVIZZERA

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2025-08-23T07:00:00.0000000Z

2025-08-23T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281552296961521

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