L’immunità di Marco Chiesa non verrà soppressa
L’immunità di cui gode il ‘senatore’ Marco Chiesa (Udc)) non va soppressa. Lo ha stabilito lunedì sera la competente commissione del Nazionale (Cdi-N) per 6 voti a 3. Anche l’immunità dell’ex consigliere nazionale Peter Keller (Udc) non va revocata (6 voti contro 2 e 1 astensione). I due erano stati accusati dalla magistratura bernese di aver violato la norma contro la discriminazione razziale in relazione agli slogan sulla ‘Nuova normalità?’ utilizzati nella campagna per l’iniziativa ‘No a una Svizzera da 10 milioni’ e che tematizzavano la criminalità dei richiedenti asilo. Nel caso di Chiesa, la decisione si allinea alla decisione della Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati, per cui la richiesta di soppressione dell’immunità è rifiutata in via definitiva. Rinviate, per contro, analoghe decisioni riguardanti i consiglieri nazionali democentristi Thomas Aeschi (Zg) e Michael Graber (Vs), protagonisti in giugno di una colluttazione a Palazzo federale con alcuni agenti di Fedpol a margine della visita ufficiale del presidente del Parlamento ucraino. La Cdi-N vuole dapprima sentire il parere della Delegazione amministrativa del Parlamento. La commissione, infine, ha deciso (5 voti a 4) che le esternazioni contro l’islam del consigliere nazionale Andreas Glarner (Udc) sui social media non sono protette dall’immunità relativa. Se confermata, la decisione rappresenta un caso alquanto raro.
ESTERO / SVIZZERA
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2024-11-19T08:00:00.0000000Z
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