In Svizzera i costi per ottenere la cittadinanza variano enormemente da Cantone a Cantone, con punte fino a 2’250 franchi in Argovia e minimi di 630 franchi nel Giura. Basilea-Città e la città di Lucerna hanno appena ridotto drasticamente i costi ed esentato i giovani under 25 e i redditi bassi, mentre la città di Berna punta ad abolire del tutto la quota comunale. Il Sorvegliante dei prezzi chiede un tetto massimo di 1’500 franchi complessivi.

Il Gran Consiglio di Basilea-Città ha approvato mercoledì una netta riduzione delle tasse di naturalizzazione. D’ora in poi i giovani sotto i 25 anni pagheranno solo i 100 franchi della tassa federale una tantum, senza ulteriori balzelli cantonali e comunali. Stesso regime applicato anche per chi vive di assistenza sociale, prestazioni complementari o riduzione dei premi delle casse malattia. Per gli adulti sopra i 25 anni la tariffa unica scenderà da 1’750 a 900 franchi (inclusi i 100 franchi dovuti alla Confederazione).

Forti disparità regionali

Nonostante la riduzione decisa da Basilea Città, il Canton Giura è ancora più conveniente con un totale 630 franchi per una naturalizzazione. Per i giovani sotto i 25 anni la spesa è di 210 franchi. Nel Canton Vaud le tasse cantonali ammontano a 450 franchi per una persona singola a cui si aggiungono costi comunali valutati tra 100 e 400 franchi.

La naturalizzazione rimane invece molto costosa nel Canton Argovia – 2’250 franchi totali tra Cantone e Comune – e a Zurigo, dove la spesa comunale oscilla tra 200 e 2’400 franchi a dipendenza della località.

Nel canton Neuchâtel gli adulti pagano 1’500 franchi più 150 franchi destinati al Comune. Nei Grigioni si richiedono tra 100 e 1’300 franchi per persona adulta singola. San Gallo chiede fino a 2mila franchi. Nel canton Ginevra una persona over 25 paga 1’250 franchi, tra 17 e 25 anni 850, per i più giovani la tassa ammonta a 300. In Ticino il Cantone chiede circa 800 franchi a cui si aggiungono costi comunali variabili, per una cifra totale stimata tra i 1’800 e 2mila franchi. Da non trascurare le spese per l’esame di lingua e integrazione.