laRegione

‘Il Cantone sta guardando anche alla Lombardia?’

Interrogazione di Avanti con Ticino&Lavoro

Il Consiglio di Stato come valuta il Piano industriale strategico della Regione Lombardia e in particolare la recente introduzione delle Zone di innovazione e sviluppo, anche in relazione ai potenziali effetti sulle province confinanti e sui rapporti economici e istituzionali con il Ticino? Questa e altre le domande oggetto della corposa interrogazione presentata dai deputati di Avanti con Ticino&Lavoro. Nel dicembre 2022 – ricordano Evaristo Roncelli (primo firmatario), Amalia Mirante e Giovanni

Albertini – la Lombardia ha adottato il Piano industriale strategico per il rilancio della regione: “Un documento di visione a lungo termine (orizzonte 2030-2050) che ha delineato una nuova politica territoriale e produttiva”. Su questo impianto generale, annotano i tre granconsiglieri, è stato avviato “il modello sperimentale delle Zone di innovazione e sviluppo (Zis), concepite come ecosistemi territoriali integrati composti da imprese, università, centri di ricerca, servizi tecnologici, istituzioni pubbliche e realtà formative e sociali”. Questo modello “si applica alle aree lombarde considerate strategiche – tra cui Como, Varese e Sondrio – le quali, essendo province confinanti con il Ticino, costituiscono uno spazio di rilevante interconnessione economica, produttiva e territoriale”.

Tra ‘opportunità’ ed ‘elementi critici’

Secondo la documentazione ufficiale lombarda, scrivono ancora Roncelli e colleghi, la logica delle Zis “non è soltanto quella di competere, ma anche quella di collaborare, generando aree di confine in cui l’innovazione, la formazione avanzata e le reti produttive possono nascere e svilupparsi in forma transfrontaliera, attraverso partenariati pubblico-privati e il coinvolgimento di istituzioni, università, enti formativi, camere di commercio e attori economici locali”. Per il Ticino questa evoluzione “può comportare opportunità significative, tra cui la nascita di filiere innovative transfrontaliere nei settori dell’energia, della salute, dell’agritech, della mobilità sostenibile, del digitale e dei servizi alle imprese; la creazione di ponti formativi e universitari, soprattutto nel campo della ricerca applicata e della formazione duale avanzata; il possibile inserimento in programmi europei e federali, come Interreg, Npr, Innosuisse”. Tuttavia, rileva Avanti con Ticino&Lavoro, possono emergere “anche elementi critici”. Ovvero: “la possibile attrazione di imprese, talenti e capitali verso le province lombarde confinanti; la competizione fiscale e infrastrutturale tra territori vicini; e il rischio di polarizzazione tra aree dinamiche e aree periferiche, a svantaggio del territorio ticinese se non adeguatamente attrezzato”. Appare pertanto “opportuno” valutare se il nostro Cantone “disponga – o intenda dotarsi – di strumenti di politica territoriale integrata, comparabili a modelli come le Zis lombarde, ampliando e coordinando le misure oggi previste dalla Legge per l’innovazione economica, dalla Legge sul turismo e dalla Legge sulla politica regionale economica, affiancandole a un approccio più orientato a ecosistemi territoriali, hub di sviluppo, partenariati pubblico-privati e reti di conoscenza”.

Dialogo e accesso

Fra i quesiti posti, quello di sapere se il Consiglio di Stato abbia già avviato, o intenda avviare, “un dialogo strutturato con le istituzioni lombarde, con le province confinanti, per valutare modalità di collaborazione e coordinamento transfrontaliero nel campo dell’innovazione, della formazione e dello sviluppo territoriale sostenibile”. Si chiede inoltre “in che modo” la normativa ticinese attuale favorisca o limiti la piena integrazione e cooperazione con le Zone di innovazione e sviluppo lombarde e se ritenga utile che il Ticino si confronti “sull’opportunità di definire modelli propri di ecosistemi territoriali dell’innovazione, in grado di valorizzare competenze, imprese, ricerca e capitale umano locali, dialogando alla pari con iniziative come le Zis”. E poi: quali misure concrete intende adottare il Cantone per sostenere le piccole e medie imprese nel cogliere le opportunità offerte dalle Zis? Sono previste azioni specifiche “per facilitare l’accesso delle Pmi ticinesi a reti, finanziamenti e programmi di innovazione” promossi dalle Zis? Quali progetti infrastrutturali o di mobilità sono già in corso o pianificati per migliorare le connessioni tra Ticino e le aree Zis lombarde?

CANTONE

it-ch

2025-12-15T08:00:00.0000000Z

2025-12-15T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281560887127260

Regiopress SA