laRegione

‘Illecito’ il divieto d’entrata nei confronti di Sellner

Il divieto di ingresso imposto dalla Confederazione all’attivista di estrema destra Martin Sellner non era giustificato. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo federale (Taf). L’austriaco avrebbe dovuto partecipare a un evento del gruppo svizzero Junge Tat nell’ottobre 2024. Dieci giorni prima, l’Ufficio federale di polizia (Fedpol) aveva emesso l’interdizione di ingresso di 18 giorni nei confronti di Sellner, che aveva tentato di attraversare il confine per poi essere respinto dalla polizia turgoviese. Il Taf ha stabilito che dalla sola apparizione pubblica di Sellner davanti a Junge Tat non si poteva dedurre che egli stesse difendendo o sostenendo atti criminali di estremismo violento. Sebbene fosse sua intenzione parlare, non è stato possibile stabilire un nesso causale tra il procedimento penale in corso a Zurigo contro alcuni membri del gruppo e un possibile rischio per la sicurezza interna della Svizzera.

SVIZZERA / ESTERO

it-ch

2025-12-11T08:00:00.0000000Z

2025-12-11T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281565182086965

Regiopress SA