La soluzione del Parlamento è un assegno per la custodia
La Camera del popolo sposa il modello degli Stati
Per la custodia extra famigliare dei bambini fino agli otto anni di età, i genitori devono poter percepire un sussidio sotto forma di assegni mensili. Allineandosi agli Stati, martedì anche il Nazionale si è espresso a favore di questo modello che dovrà sostituire l’attuale programma federale di sostegno agli asili nido, entrato in vigore nel 2003, che scadrà a fine 2026. Al contrario degli Stati, il Nazionale intende però mantenere gli accordi di programma con i Cantoni, mediante un finanziamento di 200 milioni di franchi – inviso a Udc e Plr – su quattro anni garantito dalla Confederazione. Tali accordi dovrebbero promuovere lo sviluppo di strutture di assistenza all’infanzia per i bambini e i bambini disabili, nonché lo sviluppo di una politica di promozione della prima infanzia. Il Nazionale ha incluso misure volte a migliorare la qualità dell’assistenza, nonché a facilitare la conciliazione tra vita familiare e lavorativa.
Il nuovo assegno, basato sul modello degli assegni familiari, è un contributo ai genitori che lavorano con figli fino a otto anni di età che vengono accuditi in un asilo nido o un servizio di doposcuola. L’assegno è disponibile anche per i genitori che non esercitano un’attività lucrativa, se impegnati in un corso di studi o formazione. Dovrebbe ammontare a un minimo di 100 franchi mensili per ogni figlio affidato almeno un giorno a settimana a un’istituzione, con un compenso aggiuntivo di 50 franchi per ogni mezza giornata supplementare di custodia nell’arco di una settimana. Il finanziamento sarà stabilito dai Cantoni. Per i bambini disabili, il Consiglio degli Stati aveva deciso che il sostegno dovrebbe essere da una volta e mezza a due volte superiore se i costi dell’assistenza speciale sono più elevati. Il Nazionale ha stabilito invece che l’aiuto dovrà essere da una volta e mezza a tre volte superiore in questi casi. Il dossier ritorna alla Camera dei cantoni per le divergenze. L’Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) deplora il costo di un assegno che rappresenterà un onere “pesante” per le aziende, “senza alcun beneficio dimostrato per il mercato del lavoro”. Inoltre, “questo assegno verrebbe concesso senza alcuna condizione legata all’attività professionale dei genitori, creando così ingiustificati effetti di guadagno”.
I sindacati avrebbero voluto di più. L’Unione sindacale svizzera accoglie con favore la decisione di mantenere i sussidi federali per le strutture di custodia istituzionali e di creare un’indennità per i genitori. Tuttavia, gli importi previsti sono largamente insufficienti e la questione delle condizioni di lavoro nelle strutture è stata ignorata. Travail.Suisse – pur dicendosi generalmente sollevata – si rammarica per il rifiuto di diverse proposte di minoranza che avrebbero permesso di avere una controproposta realmente accettabile all’iniziativa popolare sugli asili nido.
SVIZZERA / ESTERO
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2025-05-07T07:00:00.0000000Z
2025-05-07T07:00:00.0000000Z
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