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‘Il Cantone risparmi sul parco immobiliare’

Il Cantone ha un bel margine di risparmio – sia a livello economico che a livello energetico – all’interno del suo parco immobiliare. Una razionalizzazione di almeno il 15-20 per cento delle superfici utilizzate è pienamente raggiungibile e permetterebbe al Cantone di risparmiare alcuni milioni di franchi ogni anno, oltre a diminuire in modo sostanziale i consumi energetici degli edifici pubblici. È quanto pensa la Lea (Libertà, Energia, Ambiente), un’associazione d’area Plr, che con uno scritto pubblico chiede al Consiglio di Stato di intervenire in questo ambito. “Oggi il Cantone occupa un numero elevato di superfici amministrative, distribuite in più sedi, spesso in affitto, con uffici parzialmente utilizzati e spazi che non rispecchiano le reali necessità operative. Questo comporta sprechi significativi, sia sul piano immobiliare che su quello energetico”. La proposta, scrive sempre la Lea, parte da un principio semplice: lo Stato deve utilizzare lo spazio di cui ha realmente bisogno. Riducendo i locali sottoutilizzati e ottimizzando la distribuzione degli uffici, il Cantone può ottenere risparmi immediati sugli affitti e ridurre in modo strutturale i consumi di riscaldamento, elettricità e manutenzione. Nel concreto sono tre gli elementi/proposte che l’associazione mette sul tavolo. Primo: avere una fotografia aggiornata e completo dell’utilizzo degli stabili, ovvero analizzare (anche alla luce di uno studio Supsi avviato negli scorsi anni) ogni sede cantonale per identificare superfici sottoutilizzate, doppioni e stabili non strategici. Secondo: condensare gli uffici, accorpando funzioni compatibili negli stessi edifici, chiudere i piani semivuoti e ottimizzare gli spazi in base alle esigenze attuali. Terzo: ridurre gli spazi in affitto e spostare le attività negli spazi di proprietà, non rinnovando i contratti di locazione che non risultano più necessari e concentrare gli uffici in immobili cantonali già esistenti. “Parliamo di buon governo, non di ideologia – scrive sempre la Lea –. Ridurre gli sprechi immobiliari significa rispettare i contribuenti, consumare meno energia e rendere la pubblica amministrazione più moderna ed efficiente. Il Cantone deve dare il buon esempio: ottimizzare ciò che ha prima di chiedere nuove risorse”.

CANTONE

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2025-12-27T08:00:00.0000000Z

2025-12-27T08:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281569477084652

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