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Della decisione presa mercoledì dal Consiglio nazionale, che ha approvato – contro il parere della sinistra e di qualche deputato del Centro e del Pvl – la mozione con la quale la ‘senatrice’ Esther Friedli (Udc/Sg) chiede di aumentare la franchigia minima dei premi di cassa malati (bambini esclusi) affinché questa rispecchi meglio l’evoluzione dei costi della salute. L’atto parlamentare era già stato accolto dal Consiglio degli Stati. Spetta ora al Consiglio federale stabilire di quanto la franchigia minima verrà aumentata e a partire da quando. La ministra della Sanità Elisabeth Baume-Schneider (Ps) ha promesso un aumento “moderato”, come peraltro auspicato dalla stessa Friedli, secondo cui si dovrà “poter offrire le stesse franchigie per diversi anni”. La franchigia è l’importo fisso annuale che gli assicurati devono versare di tasca loro per le prestazioni sanitarie e i medicamenti. La franchigia ordinaria (o minima), che non dà diritto a sconti sul premio, era stata portata da 230 a 300 franchi nel 2004 (quella massima è di 2’500 franchi). Da allora è rimasta invariata. Un precedente tentativo di aumentarla era naufragato in Parlamento nel 2019 a causa dei veti incrociati della sinistra e dell’Udc.

SVIZZERA

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2025-03-21T07:00:00.0000000Z

2025-03-21T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281573771483646

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