Trump e Biden si riappacificano A Musk la missione efficienza
I repubblicani hanno il controllo dell’intero Congresso
I repubblicani mantengono il controllo della Camera Usa, secondo le proiezioni di Cnn e Nbc. Il risultato concede ai repubblicani il controllo dell’intero Congresso, visto che hanno la maggioranza anche in Senato. Una vittoria a mani basse dunque per Donald Trump. Il presidente eletto, come promesso in campagna elettorale, ha incoronato ufficialmente il “super genio” Elon Musk alla guida di un nuovo dipartimento per l’efficienza governativa (Department of Government Efficiency, in sigla Doge), affiancandogli a sorpresa l’imprenditore bio-tech ed ex candidato presidenziale Vivek Ramaswamy. Confermata inoltre, via il social Truth, la nomina del senatore Marco Rubio a Segretario di stato. Mercoledì Trump è andato a Washington. Joe Biden lo ha ricevuto alla Casa Bianca dopo mesi, anni perfino, di attacchi reciproci senza esclusione di colpi perché ha voluto assicurare al popolo degli Stati Uniti che ci sarà una transizione pacifica. Un gesto in totale contrapposizione con il caos, la violenza e i morti che il tycoon si è lasciato alle spalle dopo la sconfitta nel 2020. Sorridenti e rilassati, i due ex avversari seduti davanti al caminetto acceso dello Studio Ovale si sono scambiati una cordiale stretta di mano e parole gentili. Toni e atmosfere del tutto diversi dal loro ultimo incontro diretto, il dibattito televisivo di giugno che ha segnato la fine della corsa di Biden. Il colloquio di circa due ore è stato per lo più incentrato sulla guerra in Ucraina. Mentre lo speaker della Camera Mike Johnson ha già avvertito che non saranno più inviati soldi a Kiev e Trump sta pensando di nominare un inviato “per la pace”, Biden ha chiarito al suo successore che aiutare le forze di Volodymyr Zelensky “è necessario per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e la stabilità dell’Europa” e, in ultima analisi, per contenere la Cina.
Ma torniamo a Musk. Per spiegare cosa farà il nuovo dipartimento che gli è stato affidato, Trump lo ha paragonato al “Manhattan Project dei nostri tempi”, il progetto segreto Usa per sviluppare la prima bomba nucleare: un piano che promette un’esplosione atomica sulla burocrazia inaugurando forse la più radicale deregulation e il più grande taglio delle spese federali della storia. La nomina di Musk però preoccupa. Si configura infatti un inedito potenziale conflitto di interessi per l’uomo più ricco e influente del pianeta. Musk è uno dei maggiori contractor del governo federale, dal Pentagono (SpaceX) alla Nasa (Starlink), e molte delle sue attività imprenditoriali (Ia, auto elettriche o senza pilota) sono soggette a leggi e regolamenti. Senza contare la piattaforma X, dove ha oltre 200 milioni di follower e alimenta false teorie cospirative. A proposito: il ‘Guardian’ ha annunciato l’uscita dal social network, a causa del diffondersi di “contenuti allarmanti”.
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2024-11-14T08:00:00.0000000Z
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