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Ruag Mro torna sotto l’ala della Confederazione

Una trentina. Tanti erano i temi all’ordine del giorno della seduta settimanale del Consiglio federale. Oltre che di Avs (vedi l’articolo sopra) e di Gaza (vedi a pagina 2), l’Esecutivo si è occupato in particolare di:

• Politica europea

L’Iniziativa Bussola, che chiede che il pacchetto di accordi con l’Ue sia sottoposto al voto del popolo e dei Cantoni, dev’essere respinta. E non le va affiancato alcun controprogetto. Nel recente passato, sia i cittadini che il Parlamento hanno più volte rifiutato di estendere il referendum obbligatorio ai trattati internazionali, ricorda il Governo in una nota. Il Consiglio federale è del parere che un trattato internazionale può, in casi eccezionali, essere sottoposto a un referendum sui generis, qualora comporti una grave ingerenza nella struttura interna svizzera o determini un riorientamento di fondo della politica estera. Nel caso del pacchetto Svizzera-Ue, i presupposti per un tale caso eccezionale non sono soddisfatti.

• Ruag Mro

La Confederazione controllerà direttamente Ruag Mro. Il Consiglio federale ha deciso di trasformare l’azienda d’armamento in una società anonima di diritto pubblico retta da una legge speciale, inviata in consultazione fino al 23 marzo. “La nuova forma giuridica considera in maggior misura le mutate esigenze in materia di politica di sicurezza rispetto all’attuale Sa di diritto privato”, indica un comunicato. In tal modo, “la Confederazione disporrà di strumenti di controllo più efficaci e descritti in maniera più precisa”. La Confederazione sarà l’unica azionista di Ruag Mro, che dovrà innanzitutto contribuire a garantire l’equipaggiamento dell’esercito svizzero. I contratti con terzi rimarranno possibili: con la nuova legge saranno disciplinati in modo più preciso. La decisione di rivedere lo statuto giuridico dell’azienda fa seguito a un audit del Controllo federale delle finanze di un anno fa, che aveva in particolare confermato sospetti di irregolarità nelle transazioni di Ruag Mro relative ai carri armati Leopard 1.

• Costi della salute

Entra in vigore il prossimo 1° gennaio il controprogetto indiretto all’iniziativa popolare del Centro per un ‘Freno ai costi nel settore sanitario’, respinta lo scorso anno alle urne. Il controprogetto prevede che il Governo fissi ogni quattro anni un limite all’aumento dei costi dell’assicurazione malattie obbligatoria (Lamal). Se i costi superano il valore concordato senza giustificato motivo, il Consiglio federale e i Cantoni devono prendere in considerazione misure correttive. Il Consiglio federale – dopo aver consultato casse malati, rappresentanti degli assicurati, Cantoni e fornitori di prestazioni – fisserà a fine 2026 per la prima volta degli obiettivi di crescita massima delle spese per il periodo 2028-2031. Un’apposita commissione assicurerà il monitoraggio dei costi e della qualità delle prestazioni a carico dell’assicurazione di base (Lamal). Formulerà anche all’attenzione della Confederazione, dei Cantoni e dei partner tariffali raccomandazioni concrete sulle misure da adottare.

• Protezione delle greggi

“Oltre alla regolazione della popolazione di lupi, la protezione del bestiame rappresenta una misura chiave per mitigare i conflitti tra i lupi e l’allevamento di animali da reddito”. È quanto scrive il Governo annunciando il ritorno a un massimo dell’80% del contributo federale per le misure di protezione del bestiame. La revisione dell’ordinanza sulla caccia, sollecitata dal Parlamento, entrerà in vigore il 1° gennaio 2026. Dallo scorso febbraio il contributo federale era stato ridotto al 50%.

• Burocrazia

Il Governo ha adottato un pacchetto di 28 misure concrete volte ad alleggerire gli oneri normativi delle imprese. Tra queste: sgravi amministrativi a proposito dell’Iva, dell’imposta preventiva e dell’imposta di bollo; semplificazioni per le imprese ad alto consumo energetico in materia di rimborso del supplemento di rete e di costi della riserva elettrica; sgravi per le autorizzazioni relative agli orari di lavoro e il preannuncio di lavoro ridotto. A queste e alle altre disposizioni si aggiungono altre 32 misure che saranno attuate dai dipartimenti competenti senza una decisione del Consiglio federale.

• Povertà

Circa l’8% delle persone in Svizzera non raggiunge il minimo vitale con il proprio reddito. Finora non è quindi stato possibile raggiungere l’obiettivo di ridurre la povertà nel Paese. È quanto constata il primo rapporto del monitoraggio della povertà a livello nazionale, che il Consiglio federale ha approvato mercoledì. Il rapporto costituisce la base per l’elaborazione di una strategia nazionale in materia entro il 2027.

• Protezione delle acque

La qualità dell’acqua potabile, delle acque sotterranee, dei laghi e dei corsi d’acqua va migliorata. Ne è convinto il Consiglio federale, che ha avviato la consultazione su un progetto in tal senso. Con la modifica della legge federale sulla protezione delle acque, i Cantoni e i Comuni vengono obbligati a potenziare gli impianti di depurazione delle acque di scarico – in Svizzera se ne contano circa 700 – entro il 2050 allo scopo di ridurre l’immissione nelle acque di composti azotati e sostanze organiche come pure l’emissione nell’atmosfera di protossido d’azoto. Anche il finanziamento sarà rivisto. Un altro cambiamento riguarda l’obbligo di allacciarsi alla rete fognaria per le aziende agricole. Non solo quelle con un grande numero di bovini o suini, ma anche quelle con un effettivo elevato di altri animali da reddito potranno essere esentate da questo obbligo. Altri cambiamenti riguardano la definizione delle zone dei settori di alimentazione delle acque sotterranee e i valori limite per i principi attivi utilizzati nei pesticidi.

SVIZZERA

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2025-11-27T08:00:00.0000000Z

2025-11-27T08:00:00.0000000Z

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