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LibraTi: un nuovo club del libro arriva in città

Gli incontri sono rivolti soprattutto ai trentenni ma sono aperti a tutti. Si terranno ogni ultimo martedì del mese all’Àgape Bistrot in piazza Collegiata

di Katiuscia Cidali

Leggere è un gesto solitario. Condividere una lettura, invece, è un atto collettivo che apre nuove prospettive. Un club del libro sta per nascere a Bellinzona: LibraTi vuole essere uno spazio di discussione e scambio. Un luogo di incontro dove le parole si trasformano in dialogo, le storie uniscono, ispirano e continuano oltre l’ultima pagina. Gli appuntamenti si terranno una volta al mese all’Àgape Lounge Bistrot in piazza Collegiata 5, il primo è previsto martedì 27 gennaio alle 19.30. A ideare e curare questo nuovo progetto culturale sono Antonella Ladisi, Stella Pollini ed Elena Vacchi, che hanno alle spalle un’esperienza già consolidata nella conduzione di club del libro. «Oggi vivo tra Milano e Bellinzona e desideravo portare qualcosa che avevo già sperimentato là; ci credo molto perché sono delle occasioni di confronto molto preziose», racconta Antonella Ladisi. «E siccome ci siamo ritrovate qui, abbiamo deciso di dar vita a questi incontri tutte insieme mosse dalla volontà di portare qualcosa che conosciamo e che apprezziamo». Il club è aperto a tutti ma è rivolto soprattutto a un pubblico di trentenni: «Dalla nostra esperienza ci siamo rese conto che le persone che rientrano in questa fascia d’età sono quelle che riescono a frequentare gli incontri con più continuità, rispetto a chi è confrontato con una serie di impegni familiari», osserva. «Questa nuova rassegna non è il classico circolo letterario che si svolge in biblioteca, ma piuttosto una serie di incontri informali, di un’ora circa, dove si parla seduti al tavolo in cerchio, magari gustando un aperitivo». L’idea è di organizzare le serate l’ultimo martedì del mese, dopo la prima le seguenti sono previste il 24 febbraio e il 31 marzo. Per i primi incontri i titoli scelti sono: ‘Un gruista in paradiso’, di Arto Paasilinna pubblicato sei mesi fa, poi ‘Seta’ di Alessandro Baricco e ‘Il buio oltre la siepe’ di Harper Lee. «Vogliamo proporre generi un po’ diversi tra loro, prevedendo sia classici che libri contemporanei», spiega la responsabile.

Discussione libera

Al primo appuntamento ci sarà una scatola dove ognuno potrà inserire un biglietto con delle proposte librarie in modo da orientare le scelte future assecondando anche i gusti dei partecipanti. Ma come si svolgono gli incontri? Innanzitutto, ci viene spiegato, non è necessario aver letto il libro, si può partecipare anche solo per ascoltare, e non è nemmeno necessario aver letto tutto il libro (in quel caso i partecipanti presteranno attenzione a non svelare il finale). Inoltre, essendo un appuntamento completamente libero e gratuito «le persone non devono venire con l’idea che devono consumare per forza. La mia idea è di iniziare leggendo una frase del libro che ci ha particolarmente colpito, e da lì cominciare la discussione, che di solito si avvia in maniera spontanea, anche perché essendo un contesto molto informale e giovanile tutti si sentono a loro agio. In questo senso, essere seduti in cerchio aiuta, non c’è una cattedra e dei banchi». Per partecipare è necessario inviare un’e-mail con il proprio nome a: librati.ch@gmail.com o un messaggio diretto su instagram @librati_.

Confrontarsi e cambiare prospettiva

«Apprezzo questi incontri perché sono dei momenti per mettersi in discussione. Quando leggiamo un libro lo interpretiamo a modo nostro, ma condividere con gli altri aiuta il confronto e permette di cambiare prospettiva», spiega Ladisi. Solitamente nella quotidianità non ci si ritrova praticamente mai a leggere e discutere dello stesso libro «invece questa è l’occasione ideale per poterlo fare. Ricordo che mi ero confrontata con un’amica su un libro, lei aveva avuto da poco un figlio, e quando ne abbiamo parlato sembrava che avessimo letto due libri diversi, perché lei era focalizzata su alcuni aspetti, io su altri. Questo perché il nostro vissuto filtra anche l’interpretazione che diamo alle cose». Un aspetto che la nostra interlocutrice apprezza particolarmente è che in questi club si forma un gruppo così eterogeneo che permette di entrare in contatto con diverse sensibilità. «Penso che nella vita non capiti spesso di interfacciarsi con così tante persone diverse, ritengo quindi che questa iniziativa rappresenti anche un’occasione di crescita». Durante gli incontri c’è sempre un dettaglio nuovo che emerge, qualcosa che non si era notato e a volte basta un piccolo particolare per cambiare l’interpretazione del libro. «E con i film questo aspetto è anche più forte, ognuno interpreta in maniera personale a seconda della propria esperienza». E anche per questo, in futuro le responsabili del progetto vorrebbero estendere le discussioni anche ai film.

Sconfinare nel cinema

«In estate ci piacerebbe collaborare se possibile con chi organizza la rassegna del cinema all’aperto a Castelgrande per individuare dei titoli di film tratti da libri. Si potrebbe prima leggere il libro e poi guardare il film e discuterne», spiega. «Il confronto è sicuramente arricchente, perché spesso, dopo aver letto un libro rimaniamo delusi dal film o viceversa. È quindi interessante vedere come è stato sviluppato, parlarne e capire ad esempio cosa è piaciuto o cosa è mancato», conclude.

BELLINZONA E VALLI

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2025-12-22T08:00:00.0000000Z

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