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In Svizzera ora si tira un po’ il freno

Il 2024 si è chiuso con profitti in crescita per quasi tutte le banche in Svizzera, ma le prospettive per l’immediato sono un po’ meno positive: lo rivela un’indagine condotta dalla società di consulenza Ey, giunta alla 15esima edizione.

Un centinaio di istituti (il 7% in Ticino) sono stati interrogati in novembre riguardo all’evoluzione dell’utile operativo nel 2024, nei prossimi uno o due anni e a partire da tre anni.

Per quanto riguarda l’esercizio appena archiviato, l’87% delle banche si aspetta una progressione dei guadagni operativi. A medio termine il 40% scommette per contro su una flessione del risultato, che per l’85% tornerà però a salire sul lungo periodo. Il rilevamento ha messo anche in luce una forte fiducia nel mercato immobiliare: solo il 7% delle società si aspetta un incremento delle rettifiche di valore in relazione alle ipoteche. E solo una banca su tre (33%) prevede un aumento del fabbisogno di accantonamenti per far fronte ai rischi di finanziamento delle piccole e medie imprese.

Una quota importante vorrebbe vedere nuovi strumenti per l’autorità di vigilanza Finma: il 28% ritiene che una maggiore trasparenza e, in caso di comportamenti scorretti, l’indicazione dei nomi delle persone coinvolte e una maggiore responsabilità dei membri della direzione possano essere strumenti efficaci per evitare le crisi.

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2025-01-10T08:00:00.0000000Z

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https://epaper.laregione.ch/article/281586656240491

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