‘Un treno in meno in un periodo intenso’
Con il nuovo orario le Ffs sopprimono fino a metà febbraio il collegamento diretto Ticino-Svizzera romanda attivo nei weekend. I dubbi degli studenti
Di Vittoria De Feo
È da domenica in vigore il nuovo orario delle Ffs, le Ferrovie federali svizzere. E domenica è partito anche l’ultimo treno diretto Ticino-Romandia attivo nei fine settimana. Il collegamento, assicura tuttavia l’ex-regia federale, riprenderà da metà febbraio, “in concomitanza con l’inizio del semestre primaverile delle università”, con un convoglio diretto il sabato mattina da Ginevra-Aeroporto via Friborgo, Berna, Lucerna e Bellinzona fino a Locarno e uno la domenica sera tra Locarno e Losanna. La temporanea soppressione del collegamento pone però tutta una serie di interrogativi tra gli studenti.
‘Per i ticinesi che studiano in Romandia’
Ma facciamo un passo indietro. “Il diretto Ticino-Losanna, che inizialmente partiva da Bellinzona e dallo scorso anno da Locarno, esiste da tre anni”, ci spiegano le Ffs, specificando che si tratta di un treno “pensato in primis per i ticinesi che studiano nella Svizzera romanda e che, grazie a questo collegamento, la domenica possono raggiungere Losanna senza cambi”. Non solo. “Dal 2025 – proseguono le Ferrovie – è stato introdotto anche il collegamento diretto il sabato mattina da Ginevra Aeroporto (partenza alle 5.44) a Locarno (arrivo alle 10.57) via Losanna, Friborgo, Berna, Lucerna”. L’itinerario diretto tra la Svizzera italiana e la Romandia, indicano inoltre le Ffs, “è senza dubbio molto utilizzato, non solo dagli studenti: i riscontri sono stati complessivamente positivi”.
Un collegamento che, a detta delle associazioni studentesche, presenta comunque una serie di falle. Ne parliamo con la presidente della Stig, l’associazione degli Studenti ticinesi e italofoni a Ginevra, Nina Gonella. Se da un lato il diretto della domenica sera per chi viaggia fino a Losanna ha i suoi vantaggi, dall’altro arrivare a Ginevra non è come bere un bicchier d’acqua. Partendo alle 19.00 da Locarno il treno permette a chi dispone di un Ag Night – l’abbonamento per gli under 25 molto diffuso tra gli studenti con cui è possibile spostarsi liberamente in tutta la Svizzera dalle 19 alle 5 (fino alle 7 il sabato, la domenica e nei giorni festivi nazionali) – «di viaggiare senza cambi fino a Losanna, allo stesso tempo per arrivare a Ginevra è necessario prendere ancora un treno regionale. Partendo alle 19.00 da Locarno l’orario di arrivo alla stazione di Cornavin è previsto alle 00.24. Un viaggio di cinque ore e mezza, se tutto va bene, che non tiene conto degli ulteriori spostamenti tra le stazioni e i rispettivi domicili». Paradossalmente, «si impiega meno scegliendo itinerari non diretti che prevedono diversi cambi nella Svizzera interna, come a Lucerna, a Olten o a Zurigo, per poi cambiare di nuovo treno in Romandia, a Losanna o Renens. Il rischio, in questo caso, è legato agli eventuali ritardi che potrebbero far perdere delle coincidenze, allungando di non poco il tragitto già impegnativo.
‘Viaggiare al mattino non conviene’
Tornando al collegamento diretto, l’opzione del sabato mattina dalla Romandia al Ticino, secondo Gonella, «non è pensata per gli studenti». Proprio perché «tra gli abbonamenti più gettonati c’è l’Ag Night, con cui sarebbe troppo oneroso viaggiare alla mattina. Chi invece ha acquistato un abbonamento generale o un Metà prezzo Plus, sicuramente non aspetta il sabato per tornare in Ticino, partendo piuttosto già il venerdì». Di più. «Partire il sabato mattina da Ginevra vuol dire arrivare a Locarno alle 11 passando in Ticino solo una trentina di ore. Fare un viaggio di minimo cinque ore, ma solitamente di almeno cinque e mezza se non sei, per restare in Ticino così poco è troppo pesante». Insomma, per la presidente della Stig, «può piuttosto essere comodo per chi per turismo va a Locarno».
Il treno diretto della domenica sera resta invece un’opzione tutto sommato apprezzata dagli studenti, in particolare da coloro che non viaggiano fino a Ginevra. Anche se verrà reintrodotto da metà febbraio, la mancanza di questa alternativa – in un periodo notoriamente intenso che, tra la fine del semestre autunnale, festività natalizie e di fine anno, sessione di esame e inizio semestre primaverile, vede molti viaggiatori spostarsi tra le diverse regioni della Svizzera – fa discutere gli studenti. E non solo. «Sospendere il treno diretto in questo periodo – osserva Gonella – può solo affollare gli altri collegamenti». E illustra: «Anche se come detto il diretto non è molto comodo per chi come noi si reca a Ginevra, è comunque un treno sempre pieno». La presidente della Stig teme dunque che in mancanza di questa opzione vengano sovraccaricati gli altri itinerari. Anzi, aggiunge, «prima di Natale andrebbero introdotti dei collegamenti aggiuntivi verso il Ticino, come pure nei periodi particolarmente intensi a livello di transito, per esempio all’inizio e alla fine delle sessioni, ma anche parallelamente alle vacanze scolastiche». Si sa, periodicamente l’asse del San Gottardo è caratterizzato da importanti flussi di viaggiatori, sia sulle strade e autostrade sia sui binari.
Le ragioni dietro alla soppressione temporanea del collegamento le abbiamo chieste alle Ffs, che argomentano: “Quest’anno il collegamento era partito fin dal cambio orario 2025. Avendo riscontrato un’affluenza bassa, quest’anno è stato deciso di offrire il collegamento fino al primo giorno del cambio orario (domenica 14 dicembre 2025), per il quale la domanda è ancora alta, e poi di riproporlo in concomitanza con l’inizio del semestre universitario primaverile”. Per quanto concerne i collegamenti alternativi al diretto, “secondo quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno, il treno in partenza da Bellinzona alle 19.17 (da Lugano alle 19.02) soddisfa la richiesta”, sostengono le Ferrovie federali.
‘Spesso in piedi o seduti sulle valigie’
Un tema ricorrente, in special modo per chi si sposta frequentemente lungo l’asse ferroviario nord-sud, sono i treni molto affollati. «Non solo il venerdì e la domenica sera, ma spesso anche il giovedì. I giorni in cui di norma si spostano molti studenti detentori dell’Ag Night, i treni sono purtroppo davvero pieni. Non è raro viaggiare in piedi o seduti sulle valigie, con i vagoni di seconda classe pieni e quelli di prima quasi vuoti», rimarca Gonella. «Per evitare di viaggiare schiacciati, diversi studenti decidono di scegliere itinerari con molti più cambi, allungando il tragitto e rischiando di perdere le coincidenze se i treni sono in ritardo». L’alternativa è scegliere un altro abbonamento: «Certo – dice –, si può viaggiare in qualsiasi momento della giornata, con meno persone e più sicurezza nei cambi, ma i prezzi sono folli e, malgrado il costo, il servizio non è così buono. Spesso i treni nella Svizzera romanda sono soppressi all’ultimo o hanno ritardi, facendoti così rischiare di perdere la coincidenza». In merito, chiarisce l’ex regia federale, «le Ffs offrono una frequenza semi-oraria da e verso il Ticino. In poche parole: ogni trenta minuti c’è un treno direzione nord, rispettivamente in direzione sud». Ciò detto, «siamo consapevoli che nei fine settimana, in particolare il sabato mattina in direzione nord-sud e la domenica pomeriggio in direzione sud-nord, i treni sono molto affollati. Per questo motivo, nei fine settimana utilizziamo treni supplementari in aggiunta a quelli regolari e, a seconda della situazione, rafforziamo i singoli treni o utilizziamo treni a due piani con la massima capacità». In tal senso, «la capacità dell’offerta viene monitorata costantemente e, se necessario e tenendo conto delle risorse disponibili, viene potenziata».
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2025-12-17T08:00:00.0000000Z
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