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‘Il Cantone colpisce i docenti di ginnastica’

È con una lettera indirizzata a Bixio Caprara e Maddalena Ermotti-Lepori, presidenti rispettivamente delle commissioni parlamentari ‘Gestione e finanze’ e ‘Formazione e cultura’, che la società ticinese dei docenti di educazione fisica (Stdef) ha voluto esprimere “una grande preoccupazione” per il taglio del contributo cantonale ai Comuni destinato alle sezioni di scuola Elementare. Ovvero il sostegno che il Cantone dà per l’assunzione dei docenti specialisti, quelli di ginnastica e musica. “Ci permettiamo di osservare – si legge nella missiva – come questo taglio, con un puro scopo di bilancio, sia poco lungimirante e pericoloso per gli allievi in particolar modo dei Comuni con una minore forza finanziaria. Con questa misura i Comuni si troveranno di fronte a una scelta che per alcuni sarà molto difficile: rinunciare all’assunzione di un docente specialista in educazione fisica, delegando le ore settimanali al docente titolare, oppure assumersi un maggior onere finanziario per continuare a garantire agli allievi un insegnamento di qualità elevata”. Per l’associazione c’è quindi un chiaro pericolo di disparità di trattamento: “La scuola dovrebbe essere uguale per tutti gli allievi indipendentemente da dove essi siano domiciliati. Con questa misura vi è il forte rischio che questo principio fondamentale non sia più garantito”. L’Stdef ricorda poi l’importanza di un’adeguata attività fisica nella fase di sviluppo dei bambini che frequentano la scuola Elementare e come questa possa avere anche delle conseguenze sulla salute pubblica in futuro. I docenti di educazione fisica puntano poi il dito contro “la mancanza di una chiara visione a medio termine di questa situazione”. Afferma con decisione la lettera, “è risaputo come sia in atto la revisione della legge sulla scuola, in cui si vorrebbe introdurre l’obbligatorietà della figura del docente specialista anche per le lezioni di educazione fisica e di musica. Questo significa che da un lato si vuole inserire obbligatoriamente il docente specialista, ma dall’altro si vuole riversare il costo di tale misura sui Comuni. Altra possibilità, ancora più preoccupante per i futuri allievi, è quella che questa misura anticipi una cancellazione definitiva della figura del docente specialista per queste materie nella nuova legge sulla scuola”.

CANTONE

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2024-10-16T07:00:00.0000000Z

2024-10-16T07:00:00.0000000Z

https://epaper.laregione.ch/article/281595245988933

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