Dalla Svizzera al Messico, per operare agli occhi su base volontaria più di 500 pazienti in quindici giorni. È la missione che si è data la Fondazione svizzera contro la cecità. Partiti lo scorso 5 ottobre, della spedizione fanno parte anche tre ticinesi: il dottor Theo Signer e Grant Benson di Morcote e Claudia Michell di Cureglia.

Il compito dell’associazione è “combattere, prevenire e curare la cecità e le malattie agli occhi in accordo con le autorità messicane che individuano una città o un’area in cui la popolazione ha necessità di cure, per poi organizzare la spedizione dei medici”.

Ogni anno gli oftalmologi si prefissano l’obiettivo di operare quanti più pazienti possibili. Vengono trattati solitamente circa 500-600 persone in poco più di due settimane e ciò presuppone che in sala operatoria si entri la mattina presto per poi concludere gli interventi dopo le 20. Lo scorso anno quando il team svizzero, insieme al team messicano, ha operato in due ospedali differenti: l’ospedale San Carlo di Tizimin e l’ospedale generale di Cancun “Dr. Jesús Kumate Rodríguez”.

Quest’anno, fa sapere l’associazione, il viaggio sarà più impegnativo dal punto di vista economico. “Ad aprile 2023, i medici hanno perso gran parte del materiale medico presente nei magazzini in Messico a causa di un grande incendio dovuto a un corto circuito. Swiss Foundation Against Blindness ha perso 3 microscopi, 2 sterilizzatori, 280 lentine, oltre a numerosi farmaci, tecnologie e macchinari fondamentali per poter operare. Un danno calcolato in 400mila franchi dal quale i medici stanno cercando di rientrare con i loro sforzi e le loro risorse nel limite del possibile”.

Per questo motivo la Fondazione chiede aiuto alla popolazione svizzera che consenta di portare avanti la decennale collaborazione con il Messico. Maggiori informazioni su www.mexiko .