Aeroporto cantonale, parlano le opere
L’Ufficio del demanio illustra ad aziende e partner le opere realizzate e i prossimi passi di sviluppo infrastrutturale. Ecco gli investimenti in arrivo
Di David Leoni
Si lavora con grande determinazione per costruire l’Aeroporto cantonale di Locarno del futuro e offrire sempre più servizi di qualità all’utenza e ai suoi frequentatori. Il piano strategico è stato illustrato giovedì, in occasione dell’incontro annuo voluto dal Cantone (Ufficio del demanio e dell’Aeroporto cantonale) con le aziende private presenti all’interno del perimetro e i vari partner (come la polizia). L’occasione, per Antonio De Nigris (capo Ufficio demanio del Canton Ticino, che ha definito l’aeroporto “un cantiere a cielo aperto”) e del suo collaboratore, l’architetto Roberto Russo
(pure lui del Demanio, incaricato di seguire da vicino gli aspetti amministrativi e tecnici dei progetti) per fare, dapprima, il punto allo stato d’avanzamento dei vari progetti e per parlare di ciò che attende la realtà aeroportuale sulle rive del lago da qui al 2027. In rapida carrellata sono stati dunque ricordati gli interventi eseguiti durante il 2025. La lunga lista fa stato della nuova sede aeroportuale (grazie alla collaborazione delle Forze aeree), dell’inaugurazione del nuovo stabile amministrativo della scuola di Volo Aelo, del sistema di smaltimento acque all’interno dell’area portuale, della posa della nuova cisterna da 100mila litri per la fornitura di Mogas (un carburante più ecologico), con sensibile riduzione del viavai di autocisterne durante l’anno. Senza dimenticare la realizzazione del nuovo posteggio provvisorio che assicura alle imprese edili di poter lavorare con sufficiente agio, e gli interventi di miglioria, da parte dell’Ustra, dell’incrocio che immette sulla strada principale. A riguardo, De Nigris non ha nascosto un certo grado di insoddisfazione: «Ci aspettavamo un intervento più deciso, magari con la posa di un semaforo». La lista dei lavori eseguiti o in corso d’opera prosegue con la demolizione delle vecchie baracche e con la nuova strada d’accesso interna, che sarà ultimata verosimilmente nel corso della primavera del prossimo anno. Sin qui il resoconto, puntuale.
Ciò che resta ancora da fare
Dopodiché, spazio ai nuovi progetti di sviluppo sostenibile e aggiornamento degli edifici esistenti, esempio concreto e virtuoso di come sia possibile rilanciare un’infrastruttura attraverso investimenti pubblico/privato mirati e una visione strategica di lungo periodo. Il nuovo anno porterà in dote il cantiere della nuova aviorimessa della Aelo Maintenance Sa, preceduta dallo smantellamento della struttura provvisoria attuale, con bonifica del fondo e creazione di un’area verde intesa come misura di compensazione ambientale. Altro punto cardine dell’offerta sarà l’avvio del concorso di architettura (con bando) legato al futuro del nuovo comparto: ci sono in ballo il nuovo ristorante, la sede aeroportuale definitiva e gli spazi destinati ai mezzi di soccorso. Dopo l’assegnazione del mandato al vincitore del concorso, si procederà con l’allestimento del relativo messaggio da sottoporre al Parlamento. Parecchia carne al fuoco, quindi, ma non è tutto. Perché sarà musica del 2027 il nuovo piazzale per gli aeroplani, collegato alla via di rullaggio, l’ampliamento dell’officina della Swisshelicopter che permetterà di agevolare le attività di manutenzione e di ispezione degli elicotteri, compresi quelli della Rega (incarto che deve prima sciogliere delle resistenze ambientaliste) e, qualche metro più in là, i nuovi stabili della Para Centro Sa (via ai lavori nel 2027). Viaggia invece con un po’ di ritardo, complici le misure di risparmio del Cantone, il collegamento bus tra l’Aeroporto e la stazione Ffs di Riazzino (si spera di introdurlo nel 2027-2028).
Ultimo, ma non per importanza, il ‘cantiere’ del nuovo Regolamento di esercizio che dovrà essere sottoposto all’autorità federale nel 2026 per l’avvio della fase formale di approvazione. Attraverso questo piano di crescita modulare sarà possibile garantire un supporto forte e continuativo alle imprese locali, all’aviazione leggera in generale e al turismo, dando centralità a questa infrastruttura decisiva per il territorio e aprendo connessioni fondamentali per lo sviluppo economico ticinese. Tutto ciò, è bene sottolinearlo, senza incrementare i movimenti aerei annui.
Da Aeroporto dalle potenzialità inespresse, ostaggio di una crisi infrastrutturale che ne ha condizionato i decenni passati, Locarno, grazie alla riqualifica in atto, si prepara a decollare.
Per la gioia di tutti quei promotori di iniziative imprenditoriali e occupazionali che cominciavano a essere scoraggiati, perché non si dava concretezza alle proposte.
La parola agli operatori
Al termine della presentazione, spazio agli interventi della sala. Mario Tietz, capo campo dell’Aeroporto, ha annunciato l’imminente completamento del nuovo catasto rumori (civile e militare), preavvisato positivamente dall’Ufac (Ufficio federale dell’aviazione civile) e la dotazione di un nuovo impianto radio (in collaborazione con le Forze Aeree e Skyguide) resasi necessaria per ragioni di sicurezza. Urs Frischknecht, da parte sua, ha presentato il programma d’attività dei paracadutisti per il prossimo anno. Il comandante della Base Aerea di Locarno, Rossano Rodoni, ha ricordato gli sforzi dell’esercito per aggiornare le infrastrutture a Locarno (82 milioni di investimenti tra il 2000 e il 2024) e accennato, brevemente, ai prossimi investimenti (altri 18 milioni tra il 2027 e il 2035, comprendenti, tra l’altro, la nuova illuminazione della pista di decollo e un edificio tecnico ai piedi della torre di controllo). Jan Donati, responsabile degli addetti al controllo del traffico aereo Skyguide, ha lodato l’ottima collaborazione tra i vari utilizzatori della ‘terza dimensione’, auspicando nel contempo un’attenta pianificazione dell’attività di volo in modo da garantire sempre la massima sicurezza operativa. Stefano Buratti, direttore Aelo Swiss Academy, ha snocciolato alcune impressionanti cifre dell’attività formativa svolta nel 2025; grazie alla sede d’appoggio di Cuneo, decine di aspiranti piloti di linea possono apprendere l’arte del volo. Da notare che entro la fine dell’anno la scuola locarnese intende dotarsi di un terzo simulatore (A-320). Di collaborazione e sinergie con l’Aeroporto ha parlato anche il rappresentante della Polizia cantonale Claudio Ortelli, ricordando le esercitazioni degli agenti impegnati in operazioni aeree e gli sforzi fatti per garantire la sicurezza di eventi di forte richiamo, come il Festival internazionale del Film, con una sorveglianza notturna per contrastare possibili minacce dall’alto, con i droni. Le importanti risorse investite da pubblico e privato nell’Aeroporto di Locarno, in grado di promuovere una crescita sostenibile che integra dimensioni ambientali, economiche e occupazionali, proiettano dunque lo scalo sulla pista di rullaggio verso un futuro ricco di soddisfazioni.
LOCARNO E VALLI
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2025-12-15T08:00:00.0000000Z
2025-12-15T08:00:00.0000000Z
https://epaper.laregione.ch/article/281599541832924
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