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‘Quel ponte non è più sicuro, serve un intervento radicale’

Il Municipio chiede al Consiglio comunale lo stanziamento di un credito di 95’000 franchi per un intervento nel quartiere di Osogna

L’Esecutivo chiede lo stanziamento di un credito di 95mila franchi per il manufatto in via al Ticino a Osogna. Demolizione e ricostruzione dell’opera.

Il ponte in via al Ticino a Osogna si trova in una situazione di degrado tale da non poter più essere considerato sicuro per gli utenti e, di conseguenza, va demolito e ricostruito. È questo il succo del messaggio municipale con il quale l’Esecutivo di Riviera chiede al Consiglio comunale lo stanziamento di un credito di 95’000 franchi con il quale mettere mano all’esecuzione dell’opera.

Una situazione compromessa

La presa di coscienza del problema è nata a seguito della decisione del luglio 2024 di affidare a uno studio d’ingegneria l’ispezione visiva di tutti i manufatti viari e pedonali del quartiere di Osogna. Un’ispezione – come sottolinea il Municipio nel suo messaggio – dalla quale “è emerso che il ponte in oggetto necessita di un intervento radicale di messa in sicurezza, in quanto presenta diverse criticità con rischi in merito alla sicurezza dell’utenza”. Alla base del problema, il distacco generale di calcestruzzo, l’esposizione agli agenti atmosferici dell’armatura in acciaio, le fessurazioni delle travi in calcestruzzo, le barriere anticaduta instabili e colpite dalla ruggine e i distacchi della pavimentazione carrabile. Una situazione che, ovviamente, non poteva essere tollerata, per cui un anno fa il Municipio ha affidato allo Studio Reali e Guscetti l’incarico dell’elaborazione del progetto per la demolizione e la ricostruzione del manufatto. Quella della demolizione era l’unica soluzione possibile, in quanto “il ponte si trova attualmente in uno stato di degrado tale da non consentirne un recupero mediante interventi puntuali o conservativi”. Di conseguenza, risulta che la demolizione e la ricostruzione rappresentano la tipologia di intervento di gran lunga più vantaggiosa sia dal profilo tecnico, sia sotto l’aspetto economico.

Dimensioni inalterate

Il ponte, che per due palazzine rappresenta il collegamento con il resto del quartiere, presenta una lunghezza di 5,80 metri e una larghezza di 3,80 metri, misure che nel nuovo progetto rimarranno invariate. La sua ricostruzione avverrà in calcestruzzo armato resistente ai sali antigelo, “con una semplice finitura del calcestruzzo fresco eseguita con scopa o rastrello”.

Inoltre, le acque meteoriche verranno evacuate tramite la pendenza trasversale del manufatto. Non sarà necessario prevedere alcun sistema di trattamento delle acque, dato il limitato numero di passaggi di autoveicoli, visto che il ponte, in pratica, serve unicamente le due palazzine già citate. Tuttavia, “per la realizzazione del nuovo manufatto, sono previsti dei rappezzi dell’asfalto esistente su entrambi i lati quale raccordo”.

Allargamento di un incrocio

Secondo il progetto presentato dal Municipio al Legislativo comunale, “è inoltre prevista la parziale demolizione del muretto presente a monte per l’esecuzione di un nuovo cordolo, così da permettere l’allargamento dell’incrocio tra via al Ticino e via i Mondasc da Fòra. All’interno del manufatto saranno presenti anche le tubazioni necessarie alle infrastrutture (Swisscom e Upc). Infine, le barriere anticaduta esistenti verranno smontate e risanate, adeguandole alle normative in vigore”.

Il costo complessivo dell’opera, come detto, ammonta a 95’000 franchi, 58’030 dei quali a carico del Comune, mentre Swisscom e Upc si assumeranno una spesa di 8’950 franchi. Già compresi nella richiesta di credito pure i 13’600 franchi pagati dal Comune per le fasi di progettazione, elaborazione degli appalti e direzione lavori. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, l’impatto sulla gestione corrente del Comune di Riviera si quantificherà in 5’655 franchi (2’375 di ammortamento annuo e 3’280 di interessi).

Per ciò che attiene ai tempi di realizzazione dell’opera, il messaggio municipale non fornisce indicazioni precise, ma è ipotizzabile, alla luce del cattivo stato dell’attuale ponte, che l’opera di demolizione e ricostruzione possa essere messa in cantiere nel più breve tempo possibile, subito dopo l’accettazione e la crescita in giudicato del relativo messaggio municipale.

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2025-12-29T08:00:00.0000000Z

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