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Comparto ex ferrovia, riviste le priorità

Per cominciare il Municipio intende ristrutturare solo la decrepita stazione e il piazzale di AutoPostale, rinviando la grande officina a ulteriori riflessioni

Di Marino Molinaro

Un mezzo passo indietro, ma comunque uno avanti. A Mesocco si avvicina la sistemazione della piazza della stazione sulla quale si affaccia il vasto complesso che un tempo ospitava il capolinea e l’attività della Ferrovia mesolcinese il cui sferragliare è cessato nel lontano 1972. Il Municipio ha infatti pubblicato all’albo comunale la domanda di costruzione per poter ristrutturare l’edificio della stazione. Più a sud anche Grono ha in agenda a medio termine un intervento di ripristino simile. Così facendo tutte le testimonianze architettoniche di un’era ferroviaria ormai mandata agli archivi avranno trovato una nuova funzione, pubblica o privata. «Incominciamo dalla stazione e poi vedremo come affrontare il resto», premette il sindaco di Mesocco: «Con un investimento di circa un milione e mezzo – dettaglia Mattia Ciocco – l’intervento mira a sistemare l’intero piazzale usato da AutoPostale come capolinea e piazza di giro e a inserire nuovi contenuti nell’ex stazione». Rispetto alle intenzioni iniziali svelate a due riprese nel dicembre 2022 e nel gennaio 2023, rimane per ora in congelatore la ristrutturazione dell’edificio principale un tempo usato come officina. Qui, almeno nelle intenzioni, il Comune vorrebbe trasferire l’intera Amministrazione comunale dedicando superfici anche a eventi culturali, formativi e sociali e ad attività formative coinvolgendo le Scuole universitarie professionali con le quali vi sono state delle riflessioni. «In questo momento siamo però alle prese con più progetti e investimenti, prioritari e anche onerosi, che toccano varie parti del territorio comunale, dal villaggio fino a San Bernardino. Perciò abbiamo preferito un approccio più prudente, rinviando a tempi migliori una nuova riflessione sui possibili contenuti da inserire nella grande officina e, in definitiva, su quale destinazione conferirle».

Sosta per escursionisti

L’ex stazioncina conterrà dunque, come da programma, ai piani superiori alcune camere gestite in regime di B&B, al pianterreno un locale spaccio aperto H24 nel quale poter acquistare prodotti locali in piena autonomia, e nel lato nord l’ex garage sarà leggermente ampliato per ospitare una sala multiuso riservata alla ventina di associazioni attive in paese che da tempo ne fanno richiesta. «Per contro – aggiorna il sindaco – non intendiamo più inserire anche un bar, perché vorremmo evitare di fare concorrenza a quelli presenti in paese». Quanto alle camere B&B «se ne sente la mancanza. In paese scarseggiano strutture d’accoglienza turistica, richieste in particolare durante la bella stagione dagli escursionisti esteri, in particolare quelli che attraversano le nostre montagne da est a ovest, entrando dalla Val Chiavenna e proseguendo verso la Val Malvaglia». L’attenzione riservata al tema della ricezione era già emersa appunto un paio d’anni fa quando il Comune aveva annunciato di voler spostare l’Amministrazione nell’ex officina ferroviaria, ridonando così il palazzo comunale alla sua funzione originale, quella di Hotel de la Poste. L’attuale procedura di domanda edilizia precede la richiesta di credito di progettazione definitiva, dopo che a fine 2022 il Consiglio comunale era stato informato dallo speciale gruppo di lavoro sull’avanzare della progettazione con alcune immagini elaborate dallo studio Cereghetti & Bruni Architetti che ha sede in paese.

BELLINZONA E VALLI

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2025-03-24T07:00:00.0000000Z

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