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Si studia una funicolare dal centro a Montebello

Risalente ai primi anni 2000, l’idea che fu di Martignoni torna in auge nella seconda fase di rilancio della Fortezza (mentre la prima perde pezzi)

C’erano una volta le idee bislacche dell’allora vulcanico sindaco della vecchia Bellinzona. Bislacche – ci passi il termine Brenno Martignoni, oggi presidente granata alle prese con gabole pallonare – perché fra una campagna elettorale e l’altra tutto si è afflosciato e non se n’è mai fatto nulla. Citiamo l’idea d’istituire un master in clownistica, di realizzare in via Tatti lo stadio Bellarena per l’Acb, di comprare Villa Bonetti per destinarla a Casa dei popoli o sede di Ticino Turismo. E, dulcis in fundo, di realizzare un minimetrò o scale mobili per collegare il centro città ai due castelli superiori. Ma proprio quest’ultimo sogno sembra ora riemergere dai cassetti di Palazzo Civico, con quale esito lo dirà il tempo. Falliti, nella prima decade degli anni 2000, più tentativi di mettere il minimetrò fra le priorità realizzative, rieccolo clamorosamente rispuntare oltre tre lustri dopo. È successo sabato durante la presentazione della mostra temporanea ‘Fortezza Bellinzona, oltre il Medioevo’, visitabile fino al 9 novembre a Sasso Corbaro.

Si riduce l’impegno del Cantone: non più i 12 milioni previsti

Nel suo intervento il sindaco Mario Branda ha esposto un paio di novità. Dapprima, come d’altronde era già stato ventilato nei mesi scorsi, ha spiegato che il Consiglio di Stato ha ora ufficializzato di voler ridurre l’impegno finanziario del Cantone – proprietario dei castelli – nell’oneroso progetto di loro rilancio turistico. Progetto che da un paio d’anni indica un totale di 24 milioni da suddividere in parti uguali fra Città e Cantone, il quale ora ne garantirà qualcuno in meno alla luce delle difficoltà croniche in cui versano le sue finanze. Non che le casse turrite stiano meglio (il preventivo dell’anno corrente, ricordiamo, indica un disavanzo record di 13 milioni e non è detto che il consuntivo 2024 giunga a pareggio), ma la capitale sembra comunque intenzionata a fare la sua parte mettendo i previsti 12 milioni di sua competenza. Un accordo fra le parti sarebbe imminente, a ben undici anni di distanza dall’incarico affidato a una società lucernese per uno studio sul rilancio turistico dei manieri: nel dettaglio, per il momento non è ancora dato sapere a cosa si rinuncerebbe a causa del parziale disimpegno cantonale.

Su rotaia partendo dalla fermata Tilo prevista dietro Piazza Indipendenza

L’altra novità portata dal sindaco riguarda una possibile seconda fase di rilancio della Fortezza (sempre che la prima vada in porto) prevedendo anche un collegamento su rotaia fra il centro storico e il castello di mezzo. Ossia una sorta di funicolare – ha dettagliato Branda rispondendo a Ticinonews – che dalla nuova fermata Tilo prevista dietro Piazza Indipendenza raggiungerebbe Montebello in una manciata di minuti. L’idea bislacca di Martignoni, tanto criticata ai tempi dai suoi avversari politici, sembra insomma destinata a riprendere vita, per ora nella forma di «studio in corso per qualcosa di innovativo e rivoluzionario – ha detto sabato il sindaco – che porterà ulteriore interesse e lustro a questo importante monumento». I più attenti alla storia recente di Bellinzona e dei suoi progetti strategici fermi al palo per svariati motivi, suggeriscono comunque l’utilizzo del condizionale.

BELLINZONA E VALLI

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2025-04-14T07:00:00.0000000Z

2025-04-14T07:00:00.0000000Z

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