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Ampliare e ristrutturare per dare spazio alla scuola

Il Legislativo si chinerà sulla richiesta di un credito di 155’000 franchi per l’allestimento di un concorso di progetto per l’ampliamento del comparto scolastico

Di Sebastiano Storelli

Il legislativo locale chiamato a decidere su un credito per l’allestimento di un concorso di progetto per la creazione di un nuovo stabile con quattro aule supplementari.

Un’impellente necessità di creare nuovi spazi. È da questa considerazione, formulata da un apposito gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Consiglio scolastico di Mesocco/Soazza, dei due Municipi, così come di persone affini al mondo dell’educazione, che prende le mosse la decisione di pianificare l’edificazione di un nuovo edificio scolastico e ristrutturare le attuali sedi ‘Schéla vésgia’ e ‘Schéla néva’ di Mesocco. Il 15 dicembre, il Consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi su una richiesta di credito di 155’000 franchi per l’allestimento di un concorso di progetto. L’esigenza di avere a disposizione una struttura maggiormente al passo con i tempi la conferma il sindaco di Mesocco, Mattia Ciocco: «La costruzione delle due sedi scolastiche sulle quali possiamo contare, la “vésgia’ e la “néva”, risale rispettivamente a 80 e 50 anni fa. Nel frattempo, il Comune ha conosciuto un considerevole incremento demografico, aspetto questo senza dubbio positivo, ma che ha quale conseguenza una chiara carenza di spazio a disposizione. Inoltre, nel corso degli anni sono cambiate le necessità didattiche, per cui si richiedono, giustamente, aule più spaziose e dotate di supporti moderni per l’insegnamento».

Quattro nuove aule

Il messaggio municipale ricorda come nel mese di giugno 2024 il Consiglio comunale “aveva approvato l’acquisto del terreno a est della Sala spettacoli, proprio in ottica di uno sviluppo pubblico delle nostre strutture”: «E su quel sedime si procederà all’edificazione di una nuova struttura che alleggerirà la pressione sulle due sedi attuali di una scuola elementare che conta attualmente sei classi, per un totale di circa cento allievi», aggiunge il sindaco Ciocco. Un’operazione che consentirà a Mesocco, il quale dal 2010 è convenzionato con Soazza per una stretta collaborazione nella gestione della scuola primaria e di quella materna, di avere a disposizione “quattro ulteriori aule moderne con dei locali accessori per utilizzi alternativi. La modularità della costruzione dovrà permettere in futuro l’eventuale aggiunta di ulteriori spazi senza comprometterne né il carattere architettonico, né la funzionalità”.

«Una volta completata la costruzione del nuovo “modulo” si procederà alla seconda fase, durante la quale verranno ristrutturati, in particolare dal profilo energetico, sia la “Schéla vésgia”, sia la “Schéla néva”. Al termine dei lavori avremo a disposizione un vero comparto scuola, allacciato da un percorso libero da traffico. Tra l’altro, è nostra intenzione valorizzare lo spazio esterno che gira attorno ai tre edifici scolastici e alla Sala spettacoli». Proprio per questo motivo, “l’intero comprensorio – si legge ancora nel messaggio municipale – è stato oggetto di uno studio preliminare da parte di un architetto paesaggista, che ha dato vari spunti su quello che potrebbe essere l’assetto futuro degli spazi e la loro fruizione: tematiche che andranno affinate contemporaneamente ai progetti previsti”. «Di conseguenza – precisa ancora Mattia Ciocco – nel bando di concorso è stata inserita la clausola per la quale si richiede che i progetti siano presentati in team da un architetto e da un paesaggista».

Come detto, l’Esecutivo si presenterà davanti al Consiglio comunale con la richiesta di un credito di 155’000 franchi per l’allestimento di un concorso di progettazione. Il Municipio, per altro, ha già in mente, a grandi linee, quella che potrebbe essere la spesa complessiva di tutta l’operazione: «L’investimento è già stato inserito nel piano finanziario che verrà sottoposto al Consiglio comunale e nel quale si parla di un investimento di circa 4 milioni di franchi per la sistemazione del comparto scuola, che non comprende però l’asilo, le cui due sedi si trovano a poca distanza dalle scuole primarie, ma che non saranno interessate dalla ristrutturazione».

Combinazione con posti protetti pubblici

L’investimento è senza dubbio ingente, ma si è pensato che, fatto 30, si sarebbe potuto fare 31. Come precisa il messaggio inviato al Legislativo, “riprendendo una vecchia pendenza sempre accantonata da parte del Comune, si ritiene opportuno e interessante combinare l’edificazione degli spazi scolastici con la creazione di posti protetti pubblici”. Dal bilancio dell’Ufficio cantonale del militare e della protezione civile, recentemente aggiornato, risulta infatti che se al San Bernardino il fabbisogno di posti protetti pubblici è soddisfatto, altrettanto non si può dire per quanto riguarda Pian San Giacomo, dove ne mancano 80, e soprattutto Mesocco, dove la carenza è addirittura di 550 posti. Per il sindaco Ciocco, «la penuria c’è e non la si può negare. Per questo motivo, abbiamo considerato che, dal momento in cui le fondazioni per il nuovo edificio scolastico andranno comunque scavate, l’allestimento di un certo numero di posti protetti non avrebbe rappresentato un costo esorbitante. Anche perché il Comune ha a disposizione oltre un milione di franchi derivante dalle tasse pagate da chi ha costruito case nuove e ha scelto di non inserirvi un rifugio».

Il via ai lavori nel 2027

Per quanto riguarda la tempistica, secondo il messaggio del Municipio, “dopo l’approvazione del credito si prevede di poter allestire le basi per il concorso entro fine marzo 2026 e di poter disporre delle proposte di progetto e della decisione della giuria per inizio estate, così da poter stanziare i crediti per dare inizio alla fase di progettazione vera e propria nella seconda parte del 2026. Seguirà la fase di approvazione e la richiesta di credito agli aventi diritto nella prima parte del 2027, anno che potrebbe coincidere con l’inizio dei lavori di realizzazione”.

Infine, va sottolineato come la convenzione stabilita nel 2010 preveda che almeno una classe rimanga a Soazza. “Attualmente – conclude il messaggio municipale –, è in corso un dialogo costruttivo con il Comune di Soazza che prevede la creazione di spazi per ospitare un’ulteriore classe, il tutto principalmente per evitare il pericolo di isolazionismo sia dei docenti, sia degli allievi: questa soluzione, combinata con la formazione delle quattro nuove aule a Mesocco, andrà ancorata nella prevista e indispensabile revisione della convenzione esistente”.

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