‘Più sostegno pubblico agli studenti’
Sulla base di un altro sondaggio, Mps e Gioventù anticapitalista ribadiscono la necessità di rafforzare le lezioni di recupero gratuite in alternativa a quelle private
Movimento per il socialismo (Mps) e la vicina Gioventù anticapitalista (Ga) non mollano la presa sulla necessità di una scuola pubblica in grado di supportare maggiormente i propri studenti, visto che non tutti possono permettersi di ricorrere a lezioni private. Presentando i risultati di un secondo sondaggio effettuato negli scorsi mesi tra gli iscritti alla Scuola cantonale di Commercio e al Liceo di Bellinzona, il granconsigliere Giuseppe Sergi, accompagnato da Giacomo Orelli della Ga e da due studenti di quarta di entrambi gli istituti, ha ribadito il bisogno di più lezioni supplementari e attività di recupero gratuite.
Gli approfondimenti del Decs
I risultati della nuova indagine si allineano a quelli di un primo sondaggio effettuato al Liceo turrito nel 2022, dal quale era emerso che circa il 30% degli studenti del primo anno seguiva lezioni private almeno una volta a settimana. Una situazione che aveva innescato l’inoltro di una mozione al Consiglio di Stato, respinta a larga maggioranza dal Parlamento durante la seduta dello scorso gennaio. Presentata nel 2022 da Angelica Lepori – poi ripresa dal deputato dell’Mps Matteo Pronzini – la mozione approfondiva i fenomeni delle lezioni private e della selezione alle Scuole medie superiori (Sms). L’atto parlamentare chiedeva al Consiglio di Stato di aumentare il proprio impegno. Il plenum ha però bocciato la proposta ritenuto che il Dipartimento educazione, cultura e sport, come confermato dalla direttrice Marina Carobbio, sta effettuando un approfondimento proprio sul tema oggetto dell’atto parlamentare, e che sulla sua scorta si faranno delle valutazioni sulle misure da intraprendere. Per un tema che lo stesso Consiglio di Stato considera «un problema», ha affermato Sergi, «oggi – ha continuato Orelli – vogliamo rilanciare alcune proposte già avanzate nel 2022, e che a nostro avviso sarebbero importanti per iniziare ad almeno tematizzare una risposta strutturata a un problema che fino a ora fa capo alle capacità individuali delle famiglie di pagare lezioni private ai propri figli». In particolare, «auspichiamo un rafforzamento nelIl l’assegnazione di ore supplementari per attività di recupero nelle scuole superiori e l’organizzazione di lezioni di attività di sostegno gratuite. L’invito è di rilanciare uno studio più complessivo e sistematico del fenomeno». Passando ai risultati del sondaggio, al questionario promosso diffuso all’interno della Scuola di commercio hanno partecipato all’incirca 250 studenti (su un totale di 800 circa), mentre per quanto riguarda il Liceo, hanno risposto 220 persone su 800. Circa un terzo dei partecipanti afferma di prendere lezioni private. In generale il ricorso appare occasionale, legato prevalentemente allo svolgimento di alcune verifiche. Alla Scc circa il 13% prende lezione circa una volta al mese e il 10% una volta alla settimana. Al Liceo il 10% prende lezioni private almeno una volta al mese e circa il 7% una volta alla settimana, una piccola percentuale anche due volte alla settimana. Gran parte degli studenti (il 77% alla Scc e 80% al Liceo) fa riferimento a insegnanti privati per le ripetizioni; un numero minore si affida invece a parenti, conoscenti o altri studenti. Il canale privilegiato per entrare in contatto con questi insegnanti risulta essere il passaparola, seguito da annunci su internet e da piattaforme o associazioni. Notevole è in particolare il loro costo: il 50% degli allievi della Scc e il 43% di quelli del Liceo pagano un’ora di lezione tra 21-40 franchi, mentre 13% della Scc e il 38% di quelli del Liceo tra 41-60 franchi.
‘Scuola troppo selettiva’
I relatori hanno anche parlato di una Scuola media superiore troppo selettiva. “Si può stimare che almeno il 50% degli studenti (se non di più a seconda delle sedi in Ticino) che iniziano un percorso di studio nelle Sms non arriva a conseguire il certificato finale di maturità”, si legge nel rapporto al sondaggio. “Alla base dei frequenti insuccessi scolastici si riscontrano, in primo luogo, le richieste spesso eccessive dei programmi didattici, affiancate da un’insufficiente preparazione fornita dalle Sme, ossia le stesse istituzioni scolastiche deputate a definire linee guida e strategie di insegnamento”. Sul tema di fondo della selezione nelle Sms, i promotori dell’indagine si immaginano la “realizzazione di uno studio che analizzi la selezione alle Sms e i suoi rapporti con il ricorso alle lezioni private, oltre a sondare l’estensione del fenomeno lezioni private nelle Scuole medie”. Invocata anche “la costituzione di un gruppo di lavoro tra docenti, esperti di materia, studenti che analizzi le difficoltà e le ragioni di tali difficoltà nel passaggio dalla Sme alla Sms”.
BELLINZONA E VALLI
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2025-04-16T07:00:00.0000000Z
2025-04-16T07:00:00.0000000Z
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