Mappatura sportiva, ‘tutte le voci servono’
L’appello del gruppo di lavoro istituito in seno al Convivio dei sindaci per raccogliere dati su associazioni e infrastrutture presenti nel Locarnese
Di Davide Martinoni
Uniformare gli “slot” in cui le palestre sono a disposizione, per ottimizzare gli spazi e moltiplicare le opportunità a favore di tutti, specificatamente nel periodo invernale, quando le palestre sono sempre troppo poche rispetto alla richiesta. Oppure migliorare il sistema di erogazione dei contributi comunali, considerando che più infrastrutture hanno un carattere regionale, come succede ad esempio per il basket, dove ci sono poche società, ma con affiliati domiciliati in tanti Comuni diversi. E c’è anche il tema dei campi da calcio sintetici: nella regione non sono molti, ma potenzialmente possono portare tanto, anche come ricadute turistiche (ed economiche) grazie a squadre o gruppi che scelgono il Locarnese per soggiorni sportivi o campus.
Sono alcuni degli argomenti sul tavolo del gruppo di lavoro istituito in seno al Convivio intercomunale di sindaci del Locarnese (Cisl), che si trova nel pieno del lavoro di mappatura delle realtà sportive presenti sul territorio e delle infrastrutture sportive attualmente a disposizione. L’obiettivo della mappatura, come già riferito, è avere gli strumenti per valutare possibili sinergie a livello di governance e di promozione riguardanti lo sport in genere.
‘Il sondaggio è per tutti’
Il termine concesso alle associazioni sportive per la compilazione dei formulari era stato fissato al 15 dicembre, ma raggiungere tutti non è facile. Ecco perché Damiano Vignuta, coordinatore del gruppo stesso, rinnova l’invito a farsi vivi: «Ognuno dei 27 Comuni del Locarnese e valli ha scritto alle proprie associazioni sportive, di cui però non c’è un conto preciso a livello regionale che vada oltre il “filtro” dei contributi Gioventù e Sport. Il sondaggio non è quindi facilissimo, perché determinate realtà sfuggono al censimento ed è peccato se poi a conti fatti esse, per quanto magari piccole, non possono far sentire la propria voce, testimoniare le proprie esigenze e farci capire come, dal loro punto di vista, possiamo migliorare nel nostro supporto». Le associazioni sportive che ancora non si siano palesate possono farlo rivolgendosi all’Ente regionale di sviluppo, tramite il sito locarnese.ch, dove si trovano tutte le informazioni del caso e i link ai questionari (uno è per i Comuni, l’altro per le associazioni sportive).
Una ‘squadra’ con le sue competenze
L’iniziativa, promossa dal Cisl in collaborazione con l’Ente regionale di sviluppo, viene portata avanti da una “task force” (o meglio sarebbe dire squadra, visto il contesto) che sembra costruita apposta per il cimento. Con il sindaco di Gordola, nonché vicepresidente dell’Ers, Vignuta, lavorano infatti Claudio Franscella (vicesindaco di Locarno, capodicastero Sport e già molto attivo in ambito sportivo ad esempio come presidente di Ticino Basket), Paolo Duca (municipale ad Ascona, capodicastero Sport e già giocatore di hockey professionista e direttore sportivo dell’Hcap), Alan Matasci (membro dell’Ufficio presidenziale dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e valli, nonché responsabile di Supporto e qualità del Centro sportivo nazionale per la gioventù di Tenero) e Marco Bignasca (ex capo Ufficio Sport del Cantone). Proprio dal gruppo di lavoro, dati alla mano, uscirà alla fine un rapporto per Cisl ed Ers con proposte concrete e attuabili. «Tutto è nato quando l’Ufficio Sport del Cantone ha promosso una mappatura di tutte le infrastrutture sportive presenti sul territorio cantonale – ricorda Vignuta –. Mancando nel Locarnese un referente unico sul tema, se n’era discusso all’interno del Cisl. Ne era emersa la comune opinione che è necessario rafforzare la collaborazione, perché v’è un chiaro margine di miglioramento nella gestione delle risorse messe a disposizione».
Il ruolo centrale dei Comuni
A livello regionale gli interlocutori del gruppo sono dunque le associazioni sportive e i Comuni. «Le prime è opportuno sentirle per capire di che tipo di infrastrutture hanno bisogno, che prospettive hanno e quali esigenze ci sono per chi organizza e per chi pratica lo sport – nota il coordinatore del gruppo di lavoro –. Quanto ai Comuni, hanno un ruolo importante proprio perché gran parte delle infrastrutture sono comunali. In questo senso vogliamo fare un quadro di ciò che i Comuni stessi mettono a disposizione come risorse umane, finanziarie e infrastrutturali. Inoltre, la grande domanda che ci siamo posti è se ragionando su una messa in rete ci possono essere dei vantaggi per tutti».
Con ogni probabilità la risposta è “sì”; tutto sta nel riuscire a definire le migliori modalità operative.
LOCARNO E VALLI
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2025-12-06T08:00:00.0000000Z
2025-12-06T08:00:00.0000000Z
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