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Cartoline dalla Locarno che fu e un omicidio-suicidio a Cevio

Nel nuovo Bollettino della Società storica locarnese

Con il Natale arriva il Bollettino della Società storica locarnese (Ssl), giunto alla sua ventinovesima edizione a oltre settant’anni dalla fondazione del sodalizio. Il quaderno verrà presentato da Michele Merzaghi, direttore dell’Archivio di Stato di Bellinzona, giovedì 4 dicembre alle 18 nella sala conferenze del Centro di pronto intervento in via alla Morettina 9 a Locarno.

Sotto il suo titolo apparentemente riduttivo, il periodico è in realtà da tempo assurto al grado di vera e propria rivista scientifica specializzata, e come da suo implicito mandato anche in questo numero affronta diversi temi di storia locale. I contributi, affidati a specialisti di diversi ambiti, sono in parte ripresi e rielaborati a partire da conferenze organizzate nel corso della presente annata e tenute dagli autori: un modo intelligente per ampliare la platea dei loro fruitori originali e mantenere memoria scritta di quanto allora presentato oralmente.

In occasione del suo centenario, la presente edizione dedica particolare attenzione alla commemorazione della Conferenza internazionale tenutasi a Locarno nell’ottobre del 1925, conclusasi con la firma del famoso Patto. Introdotto dall’editoriale firmato dalla presidente Rachele Pollini Widmer, il Bollettino dedica a quell’evento ben cinque interventi: di Claude Altermatt è una minuziosa disamina della politica estera elvetica nel periodo successivo alla conclusione del Primo conflitto mondiale fino al Patto di Locarno; Sonia Castro Mallamaci rivolge la sua attenzione alla poliedrica figura dell’allora sindaco di Locarno Giovan Battista Rusca nell’ambito di quello che fu ottimisticamente chiamato lo “Spirito di Locarno”; Rodolfo Huber si sofferma su un episodio particolare verificatosi ai margini della conferenza, ovverosia l’incontro confidenziale tenutosi in un ristorante di Ascona tra il cancelliere tedesco Hans Luther e il ministro degli Esteri francese Aristide Briand; Francesco Mismirigo offre un vivace spaccato della Locarno del tempo, rievocata nella sua quotidianità e vivacità sociale e commerciale; e Gianni Quattrini coglie lo spunto offertogli dal ritrovamento di un permesso di accesso giornalistico allora rilasciato all’avvocato Fausto Pedrotta per rievocare alcune memorie legate al fondatore e primo presidente della Ssl.

La sezione Studi e contributi riprende le conferenze tenute da Rocco Vitale e Claudio Guarda: nella prima viene ricordata la terribile alluvione che colpì il Ticino e altri cantoni nel 1868, e la figura e il ruolo assunto in quell’occasione dal consigliere federale Jacob Dubs nell’organizzare la solidarietà nazionale; nella seconda Claudio Guarda prosegue la sua rassegna dedicata agli artisti nostrani, tratteggiando la persona e l’opera del valmaggese Gianfredo Camesi, da poco scomparso. Riccardo Maria Varini apre la sezione Documenti con un capitolo dedicato a Mansueto Pometta, ingegnere forestale e consigliere di Stato, del quale sono ripercorse l’illustre tradizione familiare, la biografia personale, l’intensa attività professionale e politica e la ricchissima produzione saggistica. Di Michele Moretti è la rievocazione di un caso di omicidio-suicidio verificatosi a Cevio all’inizio del Novecento: l’evento suscitò grande scalpore per la notorietà dell’autore, allora medico condotto dei circoli di Rovana e Lavizzara e commissario di governo per il distretto di Vallemaggia. In appendice il Bollettino riporta alcune segnalazioni e recensioni di opere di argomento storico cantonale pubblicate di recente. Conclude il fascicolo il resoconto dell’attività societaria e la lista dei soci attivi. La pubblicazione, consegnata gratuitamente agli affiliati alla Ssl, è in vendita a 30 franchi. Si trova scrivendo a info@societastoricalocarnese.ch o alla Libreria Locarnese.

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2025-11-29T08:00:00.0000000Z

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