Si investe sull’inverno con l’estate nel mirino
Oltre un milione di franchi per nuovi battipista intelligenti e per potenziare l’innevamento artificiale. Ma l’obiettivo è lavorare 365 giorni all’anno
La neve stenta ancora ad arrivare, ma a Carì si è pronti anche grazie a diverse novità. Non solo per la stagione invernale alle porte, ma pure per il resto dell’anno: «Solamente lavorando 365 giorni all’anno si potrà garantire un futuro a lungo termine», ha sottolineato ieri durante una conferenza stampa tenutasi a Bellinzona Corrado Nastasi, sindaco di Faido, Comune che è azionista unico della Nuova Carì impianti turistici Sa che gestisce gli impianti di risalita. E per implementare ulteriormente questo processo di destagionalizzazione, sono previsti anche investimenti. Resta il fatto che la stagione più redditizia è quella invernale. E per ottimizzare la gestione – ha precisato il presidente della Sa Marco Costi – è previsto un investimento, sussidiato nella misura di circa il 50%, di «poco più di un milione di franchi» per – come avevamo riferito recentemente – tre nuovi battipista intelligenti (al posto degli attuali quattro) e per potenziare il sistema di innevamento artificiale. Battipista – rappresentano circa il 70% dell’investimento, spalmato su tre anni – che permetteranno in particolare, già dalla stagione alle porte, di segnalare in quali punti esatti del comprensorio è necessario un innevamento artificiale. Questo aumenterà dunque l’efficienza di tutto il sistema. In questo contesto anche i nuovi cannoni e lance da neve saranno parecchio più efficienti dal punto di vista energetico. E pure la riorganizzazione del personale – collaborazione con dipendenti comunali e di ditte della regione – e l’ottimizzazione finanziaria della società – riduzione dei costi e miglioramento dei ricavi – contribuirà sicuramente in quest’ambito. In una seconda fase, dal 2028, si intende potenziare ulteriormente il sistema di innevamento programmato e procedere ad aumenti di capitale con privati.
Nella stagione fredda 32mila passaggi
Amos Fasoletti, municipale di Faido, ha poi snocciolato alcuni numeri relativi alla stagione 2024/25, conclusasi con un leggero avanzo d’esercizio: «Malgrado un innevamento modesto durante il periodo natalizio – che rappresenta circa il 30% del fatturato –, i primi passaggi sono stati quasi 32mila», ovvero circa 3’500 in più rispetto alla stagione precedente. Di questi, quasi 9mila sono stati garantiti dal Ticinopass. La speranza è che si possa proseguire su questa via, anche se questi numeri sono «molto volatili», visto che dipendono dalla meteo, o meglio dalla presenza di neve. Neve che al momento scarseggia. Ma l’intenzione è di «aprire almeno la parte alta e i parchi per bambini per le vacanze natalizie», ha sottolineato Costi. Più in generale, l’obiettivo è quello di aprire tra i 90 e i 100 giorni all’anno (al momento la media è di un’ottantina), incrementando i primi passaggi a 40mila.
‘Sviluppare nuovi prodotti turistici estivi’
Durante la scorsa estate i primi passaggi sono invece stati modesti, circa 2’500. Numeri che tuttavia dicono soltanto quante persone hanno utilizzato gli impianti di risalita, senza conteggiare gli altri visitatori che si recano a Carì durante la stagione calda. Stagione sulla quale si vuole puntare ulteriormente. A corto termine con la valorizzazione ad esempio dalla Casa Alpina, una struttura dove pernottare pensata in particolare per gruppi come scuole, sci club e così via. Finora veniva utilizzata soprattutto d’inverno, ma l’intenzione è promuovere questa destinazione anche nei periodi con temperature più miti. E parlando di pernottamenti – come avevamo già riferito – in futuro è anche previsto un glamping nei pressi della stazione intermedia (quota 2’000 metri), riqualificando un alpeggio dismesso. Un progetto ideato grazie alla consulenza del Touring club svizzero. «Non si tratta di un campeggio di lusso, ma di un’offerta di pernottamento in armonia con il paesaggio, con le comodità necessarie», ha precisato Mattia Galli, responsabile regione sud del Tcs. L’idea è mettere a disposizione strutture moderne che valorizzano la cultura alpestre, così come i prodotti locali. In generale l’obiettivo è quello di «sviluppare nuovi prodotti turistici estivi», ha indicato Costi. L’intenzione è puntare su un «turismo dolce» che valorizzi la natura e la cultura del territorio. In questo contesto vi è l’idea di ad esempio «intensificare la collaborazione con le guide alpine, per realizzare vie ferrate e chiodate». Il tutto con la prospettiva di far diventare Carì una destinazione attrattiva 365 giorni all’anno e quindi meno dipendente dalla neve.
BELLINZONA E VALLI
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2025-12-12T08:00:00.0000000Z
2025-12-12T08:00:00.0000000Z
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