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Da domani in servizio metà semisvincolo

Domani all’alba scatta la prima tappa di messa in esercizio, mentre per l’uscita dall’A2 verso il centro città bisognerà attendere gennaio 2025

MA.MO.

Si comincia con l’accesso all’autostrada verso sud, mentre a gennaio seguirà l’uscita, sempre da sud, in direzione del centro città. Saranno sgravati dal traffico Camorino, Giubiasco e Semine.

Tempistica rispettata. Come previsto nel ruolino di marcia indicato nel marzo 2022 all’avvio del grande cantiere («Trenta mesi di lavori, abbiate pazienza sino a fine 2024»), scatta puntuale l’ora X per il semisvincolo di Bellinzona. Giovedì 26 settembre alle 5 di mattina aprirà la corsia di accesso all’autostrada in direzione sud. Per contro l’uscita da sud verso il centro città sarà percorribile dal prossimo gennaio. Costruito dalla Confederazione in collaborazione col Cantone (Diparitmento del territorio) e con le autorità locali (Commissione regionale dei trasporti) per quanto riguarda i raccordi alle strade esistenti, il semisvincolo diventerà la nuova porta di accesso alla città per i veicoli provenienti da sud e di uscita dalla città per quelli diretti a sud. Nessuna possibilità invece da e per nord, come stabilito sin dall’inizio.

Camorino, Giubiasco e Sementina brindano

La messa in esercizio di quella che è considerata la maggior opera viaria del Bellinzonese degli ultimi vent’anni “riorienterà i flussi di traffico nella regione, modificando le abitudini dell’utenza”, ricorda l’Ufficio federale delle strade (Ustra). Questo “renderà necessario un periodo iniziale di adattamento, durante il quale vi sarà un costante monitoraggio” dei flussi. Motivo per cui “si procederà a tappe”. A beneficiarne, in particolare, saranno gli abitati di Camorino e Giubiasco, fino alle Semine, che si vedranno sgravati del massiccio traffico di penetrazione alla Turrita (a Giubiasco sono comunque già previste opere di moderazione stradale per ulteriormente disincentivare il transito). Benefici sono prevedibili anche sul ponte fra Giubiasco e Sementina, oggi preso d’assalto come via alternativa per raggiungere la capitale. “Durante l’arco della giornata – annota Ustra e Cantone – i tempi di percorrenza tra Camorino e il centro di Bellinzona verranno sostanzialmente ridotti, a vantaggio quindi dell’utenza del trasporto individuale, ma anche di quella pubblica e ciclopedonale, che potrà percorrere strade meno congestionate, oltre che usufruire di nuove infrastrutture”. Tuttavia il semisvincolo potrebbe creare dei rallentamenti sulla cantonale di sponda destra, fra Locarno e Bellinzona, all’altezza di Monte Carasso. Sarà pure interessante constatare come via Zorzi, a Bellinzona, saprà sopportare il nuovo flusso veicolare, che beneficerà di una riveduta gestione semaforica.

Il video esplicativo

Il fulcro è rappresentato dall’imponente rotonda sopraelevata “che non è solo l’opera architettonicamente più importante, ma grazie alle sue corsie dedicate comporta dei cambiamenti significativi per il traffico in entrata e in uscita dalla città”, una doppia possibilità che, ricordiamo, interessa soltanto il traffico da e per sud. Obiettivo della rotonda “è separare i veicoli con destinazioni diverse tramite corsie di scorrimento separate, riducendo così le interferenze tra i vari flussi di traffico all’interno della rotonda stessa. Ustra raccomanda di prestare la massima attenzione alla segnaletica e invita gli utenti a dedicare pochi attimi al video esplicativo ‘ Come utilizzare correttamente la rotonda del semisvincolo’ presente nel sito astra.admin. nella sezione Progetti Sud-est della Svizzera. La rotonda è caratterizzata da doppie corsie separate. Gli automobilisti che transitano da Bellinzona verso Monte Carasso e che non intendono entrare in autostrada devono utilizzare la corsia esterna; quella interna se il transito è in senso inverso. Chi intende entrare in autostrada dovrà percorrere la corsia interna se proviene da Bellinzona, oppure la prima corsia di preselezione a destra se proviene da Monte Carasso.

Nuove fermate per i bus

Il progetto è composto anche da opere complementari per il trasporto pubblico e la mobilità ciclopedonale che “garantiscono e migliorano la sicurezza e la comodità negli spostamenti”. Lungo la strada principale sono state completamente rinnovate le fermate del trasporto pubblico; nuovi anche i collegamenti ciclopedonali che sono già percorribili e separati dal traffico veicolare come ad esempio le passerelle ex Torretta (agibile dal 2022) e quella fra le Semine e Monte Carasso (2011) che offrono alternative più sicure al ponte di via Tatti, non più accessibile a piedi o in bici. Pure realizzati due nuovi percorsi ciclopedonali al di sotto di via Tatti stessa, che offrono un tragitto più sicuro e privo d’interferenze tra il centro città e la zona golenale e da lì verso il resto dell’agglomerato.

Priorità semaforiche col piede sul freno

Anche i nodi semaforici “sono stati adeguati per facilitare gli attraversamenti pedonali e ciclabili”, con due nuovi passaggi aggiunti tra via Tatti e via Luini. Tuttavia fra gli automobilisti c’è già chi storce il naso per il fatto che all’altezza del nuovo incrocio del posteggio Tatti (entrata-uscita veicoli più nuovo asse di penetrazione per i bus da e per il centro città) il semaforo da e per il semisvincolo sia tarato molto spesso sul rosso, oppure da verde diventi molto facilmente rosso nella fase di avvicinamento anche quando non ve ne sarebbe il motivo e il veicolo privato in avvicinamento rispetta perfettamente il limite di velocità. Ustra spiega questo fatto così: “Il trasporto pubblico beneficia da subito di misure atte a migliorare tempi ed efficienza tramite l’implementazione di priorità semaforiche in punti chiave come il nodo di Monte Carasso e l’intersezione tra via Tatti e via Luini”. Misure a favore dei bus che però, come detto, in talune circostanze sembrano essere superflue o eccessive. A ogni modo il percorso dei bus “è stato ottimizzato sfruttando strade e corsie separate dai principali flussi di traffico privato”. Inoltre le nuove fermate dei bus sono state rese accessibili anche agli utenti con disabilità. E in ogni caso la nuova fermata al posteggio Tatti “migliorerà l’accesso al trasporto pubblico per chi decide di parcheggiare lì e utilizzare il bus”.

In tutto 65 milioni: chi paga e quanto fra Confederazione, Cantone e Comuni

L’investimento ammonta a circa 65 milioni di franchi, suddivisi tra Confederazione (25%, 16,2 milioni), Cantone (56,25%, 36,5 milioni) e Comuni (18,75%, 12,2 milioni). I lavori sono stati ripartiti in base alle diverse competenze tra Confederazione e Cantone. Il cantiere di competenza federale ha incluso la realizzazione della rotonda, delle bretelle di uscita ed entrata, delle corsie di accelerazione e decelerazione in autostrada, nonché l’adeguamento della viabilità dell’area di servizio Bellinzona Sud. La parte di competenza cantonale ha riguardato i raccordi alla strada cantonale, la strada tra Monte Carasso e Carasso (via El Stradùn), l’accesso alla rotonda del semisvincolo su via Tatti, le strade di via Tatti e via Zorzi e la passerella ciclopedonale ex Torretta.

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2024-09-25T07:00:00.0000000Z

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