Cinque rilevatori di velocità lungo la A9 dei Laghi
M.M.
Avviso ai naviganti, o meglio agli automobilisti, agli autisti dei Tir e degli autobus. È opportuno staccare il piede dell’acceleratore, sempre e comunque, ma di recente a maggior ragione se si viaggia sulla A9 dei Laghi, che collega Milano a Chiasso, passando da Como. Un’autostrada che quest’anno festeggia il primo secolo di vita: un primato non da poco, in quanto assieme alla A8 (Milano-Varese) è la più anziana del mondo. Questo però non è un giorno di festeggiamenti per il secolo di vita, ma un’occasione per sottolineare che di recente lungo la A9 sono entrati in funzione cinque rilevatori di velocità, tre in direzione di Chiasso e due in direzione di Milano. Insomma, è in funzione il cosiddetto ‘Tutor 3.0’, un sistema innovativo per la rilevazione automatica della velocità dei veicoli, che è diventata parte integrante del vissuto quotidiano di automobilisti e autisti e che ha contribuito ad aumentare la sicurezza di chi viaggia. Dopo il primo anno di installazione, sulle tratte coperte (la prima nel 2005 ha riguardato la A4 all’altezza di Brescia), il tasso di mortalità si è ridotto del 56%. Le infrastrutture sono state installate nei mesi scorsi ed entrate ufficialmente in funzione qualche giorno fa. Come detto, lungo la A9 sono stati installati tre rilevatori verso Chiasso: da Lomazzo Sud (chilometro 22,9) a Lomazzo Nord (24,8), da Lomazzo Nord (24,8) a Fino Mornasco (28,6) e da Turate (18,1) fino all’allacciamento per la A36 (20,1). Mentre verso Milano i due rilevatori sono da Lomazzo Nord (chilometro 26,7) a Lomazzo Sud (23,9) e da Turate (20,4) a Saronno (17,6). Ricordiamo come funzionano i ‘Tutor 3.0’: attraverso una serie di telecamere posizionate all’inizio e alla fine del tratto monitorato, che registrano il tempo di passaggio dei veicoli e calcolano la velocità media. Se questa supera il limite consentito, il sistema genera automaticamente una multa. Aspetto questo che automobilisti e camionisti dovrebbero tenere ben presente quando con il piede destro schiacciano il pedale dell’acceleratore. Innanzitutto, il limite di velocità per automobili e moto è di 130 chilometri orari, che scende a 110 in presenza di precipitazioni, i mezzi pesanti non possono superare gli 80 chilometri orari, velocità che sale a 100 chilometri per gli autobus. Ecco ora cosa rischia chi sgarra: multa da 42 a 173 euro per chi supera di 10 il chilometri orari limite massimo, da 173 a 695 euro e tre punti patente (da 11 a 40 chilometri orari in più), da 544 a 2’174 euro con sospensione della patente da uno a tre mesi e decurtazione di 10 punti (da 41 a 60 chilometri orari in più) e da 847 a 3’389 euro con sospensione della patente per 12 mesi e decurtazione di 10 punti chi supera i limiti di oltre 60 chilometri orari. Le multe più salate sono per chi non rispetta i limiti di velocità nelle ore notturne. Insomma, rispettare i limiti non solo evita salatissime multe e di rimanere a piedi, ma soprattutto aumenta la sicurezza stradale. E non è poco.
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